Caldo: inizio settimana infuocato, poi arriva la “Bretone”

di Redazione

 ROMA. Sarà il quinto anticiclone dell’estate. E forse anche l’ultimo. È in arrivo Nerone. Lunedì e martedì saranno giorni infuocati, i più caldi della stagione: con 39 gradi a Bologna, Firenze, Roma, 40 in Sardegna, 43 gradi in Puglia, Basilicata e Sicilia.

Qualche temporale lunedì al nord anche forte, ma veloce. Da giovedì le temperature iniziano a calare., grazie all’arrivo de la Bretone. Ferragosto caldo nella norma. Aria calda dall’entroterra sahariano sta già iniziando la sua marcia verso la Sardegna e punta dritta a Roma per poi coinvolgere il resto del centro sud tra lunedì e martedì, quando si avranno i pomeriggi più caldi dell’estate.

Già domenica si raggiungeranno i 37 gradi a Bologna, Firenze, Roma, Pescara, Perugia, Napoli, Bari, 40 gradi nelle zone interne di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Qualche temporale sulle Alpi e in Piemonte e sui laghi lombardi entro sera farà ben poco sul fronte del caldo e dell’afa.

L’arrivo della “Bretone” da mercoledì sostituirà una ventilazione più morbida e mite ai venti molto caldi provenienti dal Sahara specialmente al centro-sud dove entro giovedì sera è previsto un calo di temperature di 12-13 gradi rispetto alle punte record che sono previste nelle prossime ore e che dovrebbero raggiungere la massima di 42-43 gradi su materano, agrigentino e metapontino.

Intanto, èallarme agricoltura. Il caldo e la siccità hanno già tagliato i raccolti con cali della produzioni che a livello nazionale vanno dal -20% per il pomodoro al 30 per il mais fino al 40% per la soia, ma forti riduzioni sono previste per la barbabietola da zucchero con quasi il dimezzamento della produzione nelle regioni del Nord e per il girasole (-20%). È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti nel sottolineare che l’arrivo del nuovo anticiclone Nerone rischia di dare il colpo di grazia alle coltivazioni e ci sono le condizioni per avviare le procedure per la dichiarazione di stato di calamità naturale nelle zone colpite dalla siccità che ha già provocato perdite superiori a mezzo miliardo di euro all’agricoltura italiana.

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