Calcioscommesse: confermata squalifica per Conte

di Emma Zampella

Antonio ConteTORINO. Confermati i dieci mesi di squalifica per Antonio Conte, il tecnico della Juventus, coinvolto nell’ambito del processo sportivo sul calcioscommesse. Assolti invece LeonardoBonucci, Marco Di Vaio e Simone Pepe.

La Corte federale ha così sentenziato: “In parziale riforma della decisione impugnata, proscioglie il sig. Conte Antonio in relazione all’incolpazione relativa alla gara Novara/Siena dell’1.5.2011 e, rideterminando la sanzione, infligge la squalifica di mesi 10 in relazione alla gara Albinoleffe/Siena del 29.5.2011”.

I giudici sportividovevano decidere se ribaltare la decisione assunta dallacommissione disciplinarenel primo grado del processo sul calcioscommesse, per le due omesse denunce relative alla presunte combine delle partiteNovara-SienaeAlbinoleffe-Sienanel campionato di serie B del 2010-2011, quando Conte allenava il Siena.

Il tecnico bianconero è stato il protagonista indiscusso del processo di appello, all’ex Ostello della gioventù del Foro italico, a Roma, dopo due giorni di dibattimento. Conte si era presentato in aula con i due suoi avvocati, Luigi Chiappero e Antonio De Rensis, e conla new entry,Giulia Bongiorno. Ed è stata propria quest’ultima a dettare la linea difensiva, con un’arringa durata quasi mezz’ora, tutta mirata a screditare il grande accusatore di Conte:Filippo Carobbio. “Per la commissione disciplinare – ha sottolineato Bongiorno – Carobbio non mente mai, ha una percentuale d’infallibilità del cento per cento: è divino, uno e trino. Io – ha proseguito l’avvocato – gli avrei fatto 450 domande, che non gli hanno fatto nè Palazzi nè la procura di Cremona”.

La tesi di fondo della Bongiorno è stata chiara: “Carobbio ha tirato in ballo Conte per derubricare il suo reato in frode sportiva e salvarsi”, cioè per evitare “la possibilità di prendersi 13 anni di carcere” nel processo penale. E per il legale sono inconsistenti tutte le accuse relative ai due match: per quanto riguarda Novara-Siena, “Carobbio viene smentito seccamente da Gervasoni, secondo il quale la partita fu combinata dagli zingari e non ci furono accordi di spogliatoio”, mentre per Albinoleffe-Siena “la commissione disciplinare punisceConteperchè il collaboratoreStellinisapeva e ha ammesso il proprio coinvolgimento, ma il principio ‘non poteva non sapere’ non è accettabile, come spiegato dalla stessa Cassazione”.

Il procuratore federale, Stefano Palazzi, ha replicato: “La credibilità estrinseca di Carobbio è dimostrata dalle indagini della polizia giudiziaria e dai contatti telefonici tra gli esponenti del mondo delle scommesse e i calciatori, mentre la credibilità intrinseca del giocatore è invece provata dalla progressione del processo collaborativo, del tutto coerente e logica”. Ma alla fine la lineaBongiorno-Contenon ha convinto i giudici. L’attesa ruotava anche intorno ad altri tre protagonisti della vicenda, Bonucci, Pepe e Di Vaio, che sono stati invece assolti.

La Corte di giustizia della Federcalcio ha confermato infatti i proscioglimenti di Leonardo Bonucci e Simone Pepe, entrambi in forza alla Juventus, e di Marco Di Vaio (Montreal Impact) che erano stati gia’ decisi dalla Disciplinare nell’ambito del processo sportivo sul calcioscommesse. Prosciolto anche Salvatore Masiello (Torino).

Confermati i 6 mesi di stop per Daniele Portanova (Bologna) e Nicola Belmonte (Siena). Non è stato accolto il ricorso di Emanuele Pesoli, il giocatore del Siena che si era incatenato sotto la Federcalcio dopo la squalifica di 3 anni che gli era stata inflitta in primo grado dalla Disciplinare e che resta percio’ confermata. Così come l’esclusione del Lecce dal campionato di serie B e la squalifica di 5 anni inflitta in primo grado all’ex presidente del Lecce, Pierandrea Semeraro.

La Corte di giustizia federale ha invece accolto il ricorso del Grosseto contro l’esclusione dal campionato di serie B, annullando così la decisione della Disciplinare in primo grado. Accolto anche il ricorso del presidente del Grosseto, Piero Camilli, contro la squalifica di 5 anni. E’ stato parzialmente accolto infine il ricorso del Novara, a cui la Disciplinare aveva inflitto 2 punti di penalizzazione in primo grado. Il club piemontese ha ottenuto uno sconto di un punto e partirà perciò da -1 nel prossimo campionato di serie B.

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