Berlino attacca Monti: “Non ha senso della democrazia”

di Mena Grimaldi

 ROMA. “La brama di soldi dei contribuenti tedeschi spinge il signor Monti a un florilegio anti-democratico”.

Sono le parole del segretario dell’Unione cristiano-sociale bavarese, Alexander Dobrindt, che replica duramente al premier Mario Monti in merito alla sua intervista rilasciata domenica al Der Spiegel.

Monti, oltre a parlare di “sentimento antitedesco”, aveva anche rivendicato il diritto dei governi a mantenere “un proprio spazio di manovra” indipendente rispetto alle decisioni dei Parlamenti, altrimenti “una disintegrazione dell’Europa sarebbe più probabile di un’integrazione”.

Da qui la replica del ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle: “Il controllo parlamentare della politica europea è fuori da ogni discussione, perchè c’è bisogno di un rafforzamento, non di un indebolimento della legittimazione democratica in Europa”.

Anche il Cancelliere Angela Merkel, è intervenuta sulla questione e lo ha fatto tramite il suo portavoce Georg Streiter, ribadendo di non condividere i timori per “i rischi di disgregazione dell’euro a causa della crisi sui debiti pubblici”.

Riguardo alla politica degli aiuti ai Paesi che ne facciano richiesta, ha aggiunto che “sull’eventuale via libera» alla richiesta della Spagna, per parte tedesca sarà chiamato a decidere il Parlamento della Germania”. Frank Scheffler, deputato liberale, sostiene che “Monti vuole risolvere i suoi problemi a spese dei contribuenti tedeschi, e li impacchetta in una lirica europea”.

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