Olimpiadi, Bolt da leggenda: oro nei 200

di Redazione

BoltDopo l’oro nei 100, Bolt fa il bis sui 200. Stravince anche questa gara con il tempo di 19″32 a soli 2 centesimi dal record olimpico.

Batte ancora il connazionale e amico Blake, che forse maledirà il fatto di trovarsi davanti un mostro che gli impedisce di trionfare sui 100 e sui 200. A completare la tripletta giamaicana c’è Weir. Ma è Bolt l’immagine di questa Olimpiade di Londra che lo consacra leggenda dell’atletica del terzo millennio. E non è ancora finita, Usain cerca anche l’oro nella 4×100 sabato.

A pochi metri dal traguardo Bolt si mette una mano davanti alle labbra: “Zitti tutti”. Il re è lui. E poi la festa e la gioia del giamaicano, che davanti alle telecamere di tutto il mondo si mette a scherzare con i compagni facendo delle flessioni.

Nessuno prima di lui era riuscito nell’impresa di vincere quattro medaglie d’oro nelle due gare di velocità in due edizioni consecutive dei Giochi. “Sono arrivato qui dopo una stagione difficile e ho fatto quello che dovevo fare», dice lo sprinter giamaicano. “Sono una leggenda e sono anche il più grande atleta esistente. Sono sullo stesso livello di Michael Johnson”, dice alludendo all’ex campione Usa che ad Atlanta ’96 ha vinto l’oro facendo segnare quello che all’epoca era il record del mondo di 19″32, lo stesso tempo con cui oggi si è imposto Bolt. “Per me è un onore”, dice Bolt. “Sono cresciuto guardando i suoi record. È un grande atleta”, aggiunge.

“I 200 metri – ammette – sono stati più difficili di quanto mi aspettassi. Sentivo la pressione che cresceva in curva e in quel momento ho dovuto stare concentrato. Ora penso alla 4×100, voglio divertirmi come ho fatto finora e dare il massimo”.

E sulla tripletta della Giamaica nei 200, Bolt dice: “È meraviglioso. La Giamaica ha dimostrato che siamo il più grande paese della velocità”. Nessuno come lui: “Ora non mi resta più niente da dimostrare. Ho fatto vedere al mondo che sono il migliore e ora voglio solo divertirmi. Questo è il mio momento e non lo dimenticherò mai”. Difficile fare una sola dedica: “Se inizo a ringraziare posso stare qui tutto l’anno. Mi limito a dire grazie al mio staff, ai tifosi, alla Giamaica e a Kingston”.

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