Scarcerato per decorrenza, la Dda lo fa tornare in cella

di Redazione

 CASALE.I carabinieri del nucleo investigativo di Caserta hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dalla Dda di Napoli, nei confronti di Tommaso Morza, 37enne ritenuto affiliato al gruppo capeggiato da Antonio Iovine del clan dei casalesi.

L’uomo è stato condannato alle pena di 14 anni e un mese per associazione per delinquere di tipo camorristico al termine del processo di primo grado celebrato nei confronti di circa 80 appartenenti alla fazione dell’ex primula rossa.

Morza giovedì era in procinto di uscire dal carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove era detenuto, dopo la scarcerazione disposta dal tribunale del riesame di Napoli su richiesta dei difensori di fiducia per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Il decreto è stato quindi emesso con urgenza al fine di evitare che il trentasettenne potesse rendersi irreperibile.

Un provvedimento simile era stato eseguito il sei agosto scorso nei confronti dei tre fratelli Lanza di Frignano, condannati a pene dai 15 ai 19 anni nell’ambito del medesimo processo e detenuti nelle carceri di Benevento, Carinola e Napoli-Secondigliano. Anche per loro era stata disposta la scarcerazione.

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