Petizione contro la puzza: parla Don Antonio Lucariello

di Emma Zampella

Don Antonio LucarielloCARINARO. Il parroco di Carinarodon Antonio Lucariello scende in campo e sostiene la petizione popolare contro la puzza notturna promossa dai partiti e dalle associazionidi Gricignano e paesi limitrofi.

L’idea di sostenere la petizione, che chiedeva la revoca dell’autorizzazione per lo smaltimento dei rifiuti organici e di liquami concessa dalla Regione all’azienda EcoTransider, è nata, per il sacerdote carinarese, dietro la lettura degli articoli dell’Avvenire, il quotidiano cattolico della Cei, che ha condotto un’inchiesta in cui si fa presente il malessere del territorio campano, prima fertile, oggi avvelenato dai rifiuti lasciati per strada.

“Leggendo l’inchiesta dell’Avvenire – commenta Lucariello -mi sono accorto che anche intorno a noi ci sono delle situazioni particolari, come il caso di questa fabbrica che si occupa dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti e credo che fosse doveroso fare qualcosa per i nostri cittadini, per la nostra gente, per i figli. È doveroso muoversi non perché vogliamo fare un attacco nei confronti di questa fabbrica, ma solo perché vogliamo salvaguardare la salute di tutti. È questo il motivo che mi ha spinto a fare un po’ di chiarezza sotto questo aspetto”.

“Nell’accogliere questa petizione – continua Don Antonio-ho avuto molte persone che mi hanno detto: ‘Finalmente qualcosa comincia a muoversi. Aspettavamo qualcosa anche dalla Chiesa’. Io credo che in queste circostanze la Chiesa debba stare al fianco dei suoi cittadini, prima che fedeli. Perché la salute è un bene che va salvaguardato”.

E se l’iniziativa non dovesse avere l’effetto sperato, la comunità carinarese continuerà la sua “lotta” ai crimini ambientali: “Noi continuiamo la raccolta firme. – dice il parroco – Abbiamo già raccolto più di 700 firme. Abbiamo intenzione di andare avanti, portando il risultato raggiunto nelle sedi opportune. Ci aspettiamo delle risposte da dare ai cittadini che hanno riposto fede in questa iniziativa. Se poi non riusciamo a fare nulla, abbiamo in animo di fare tante altre iniziative per far sentire in maniera pacifica la nostra voce e per rispettare il nostro territorio”.

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