Nipote del boss, fermato, offre 10mila euro ai carabinieri

di Redazione

 NAPOLI. I carabinieri di Fuorigrotta hanno arrestato Marco Zazo, fermato con una pistola nella cintura dei pantaloni il quale ha cercato di corrompere i militari offrendo diecimila euro in contanti per “chiudere un occhio” e lasciarlo andare.

La vicenda risale a giovedì sera quando un’auto del nucleo operativo della compagnia Bagnoli ha notato su via Campegna in sella ad potente moto, seguito a ruota da un’altra grossa motocicletta, con in sella duepersone, il giovane. L’uomo non ha rispettato l’alt ha tentato la fuga ma è stato raggiunto.

In quel momento ha abbandonato la moto, tentando la fuga a piedi ma è stato raggiunto e bloccato dopo una breve colluttazione. Perquisito, è stato trovato in possesso di una pistola calibro 9×21 con serbatoio e 8 cartucce, che portava nella cintura dei pantaloni (arma rubata lo scorso 7 agosto in zona).

Durante le formalità di rito, Zazo ha più volte offerto ai militari che lo avevano bloccato 5mila euro in contanti, a testa, per lasciarlo andare.

Marco Zazo è nipote di Salvatore Zazo, capo dell’omonimo clan di Fuorigrotta. Era stato ferito da un colpo d’arma da fuoco in un agguato lo scorso 8 agosto assieme alla giovane Maria Ivone, incensurata, figlia di Antonio Ivone, affiliato al clan “cocozza” del Rione Traiano, ucciso il 29 agosto del 2000.

La pistola è stata sequestrata e sarà inviata al Racis di Roma per gli esami balistici di rito per accertare se sia stata impiegata in agguati di camorra.

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