Castel Morrone, entra nel vivo la Gara del Solco dritto

di Redazione

 CASTEL MORRONE. Con la tradizionale celebrazione della festa patronale, che a Castel Morrone, cade nel giorno dell’otto di settembre, e che omaggia la patrona del paese Maria SS. della Misericordia, entra nel vivo anche la tradizionale e consueta Gara del Solco dritto.

Una gara più unica che rara, che in Italia viene disputata, seppur con diverse modalità, in soli altri cinque comuni. Una gara che unisce l’aspetto religioso all’aspetto pagano e che affonda le sue radici “nella notte dei tempi”, infatti, nell’antichità era consuetudine, da parte dei contadini, tracciare un solco votivo per ringraziare del raccolto ottenuto.

Una tradizione che a Castel Morrone viene tramandata di padre in figlio, da nonno a nipote e che accende gli animi dei partecipanti, una tradizione ed una gara contadina che nello specifico tra le colline tifatine ha il suo culmine nelle giornate del sette ed otto settembre quando a lavoro ultimato, e dopo aver percorso l’intera vallata dove si erge il Monte Castello, i solchi “puntano dritti” all’Eremo ovvero alla “casa” della patrona Maria SS. della Misericordia sita proprio sul Monte Castello.

E proprio per tale evento, come afferma l’Assessore alla Cultura Nicola Fierro, già fervono i preparativi, infatti, entro i prossimi giorni e non oltre martedì 4 settembre dovranno essere “dichiarate” all’Ente Municipale le squadre che tracceranno i vari solchi, squadre che si contenderanno non solo il riconoscimento di compagine vittoriosa ma anche l’ambito palio che oramai da ben sei anni accompagna quest’avvenimento.

Palio (o drappo che dir si voglia), opera del Maestro Giovanni Tariello, che impreziosito da una cornice di pura seta di San Leucio, raffigura la patrona del paese, il contadino ed il Solco Dritto e che di anno in anno viene tramandato, come un testimone in una gara di staffetta, tra le squadre vincenti.

Alle squadre, sempre più composte da giovani alla riscoperta delle proprie radici culturali, l’arduo compito di tracciare il Solco quanto più dritto possibile senza poter utilizzare le apparecchiature elettroniche, ma utilizzando solo degli strumenti empirici della tradizione contadina.

Alla popolazione, novità introdotta quest’anno con il nuovo disciplinare, spetterà il compito, tramite una democratica votazione con tanto di scheda e seggio elettorale, di giudicare il Solco più Dritto.

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