Prelievo di organi al “Moscati”: trasferiti e trapiantati

di Redazione

 AVERSA. Un prelievo multiorgano, quello effettuato dai medici dell’ospedale “Moscati” di Aversa su di un uomo di 54 anni deceduto, grazie al quale sono stati effettuati alcuni trapianti.

L’operazione è avvenuta nella notte tra il 20 ed il 21 agosto quando l’equipe della Rianimazione, diretta dal dottor Francesco Diurno, dopo aver accertato la morte cerebrale del paziente, e grazie alla grande sensibilità mostrata dalla famiglia del donatore, ha proceduto all’espianto degli organi, ritenuti idonei per i relativi trapianti ed immediatamente utilizzati.

Il cuore è andato, per un’emergenza nazionale, ad Udine, dove è stato trapiantato su di un giovane in attesa, con trattamento di circolazione extracorporea. Il trasporto del cuore è avvenuto con una modalità assolutamente innovativa grazie ad una apparecchiatura che consente al cuore di continuare a battere, anche durante il trasporto, in modo da limitare notevolmente i rischi correlati all’arresto cardiaco ed alla ipotermia prima utilizzata per meglio conservare l’organo. Il fegato, per la chiusura estiva dei Centri Trapianto di Napoli, è andato al “Gemelli” di Roma. Uno dei reni è stato trapiantato a Napoli, l’altro a Salerno. Le cornee sono state prelevate dai medici della Divisione di Oculistica dell’Ospedale “Pellegrini” di Napoli.

Il direttore sanitario dell’Asl Caserta, Gaetano Danzi, anche a nome del direttore generale Paolo Menduni, ha espresso vivo compiacimento per la grande professionalità mostrata dagli operatori del “Moscati”, in particolare al dottor Diurno, coadiuvato dai dottori Palmer e Velardi e dal neurologo Vivo, con un plauso ai familiari del donatore, al servizio di patologia clinica e al direttore sanitario dell’ospedale aversano, Giuseppe Tatavitto.

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