Gastroenterologia, blocco ricoveri: appello dei trapiantati di fegato

di Redazione

 AVERSA. “La comprensibile necessità di dare finalmente una buona notizia che riguardasse l’ospedale ‘Moscati’ di Aversa, dopo le tante negative degli ultimi mesi, ha messo in ombra gli aspetti umani della vicenda del paziente deceduto all’ospedale di Aversa di cui sono stati donati gli organi”.

Lo afferma Alfonso Iavazzo, del coordinamento trapiantati di fegato, il quale esprime le più sentite condoglianze alla famiglia del defunto e la ringrazia per la scelta di grande solidarietà. “La decisione dolorosa – sottolinea Iavazzo – ma di grandissima umanità e atto di amore di donare gli organi di un proprio caro defunto, non può e non deve essere offuscata dalla notizia di un tecnicismo peraltro ormai codificato da anni e da anni routinariamente eseguito in tutti gli ospedali italiani. Viceversa la scelta di donare gli organi va sottolineata fortemente perché la Regione Campania resta ancora una delle ultime in Italia per tale opzione”.

Il coordinamento trapiantati fegato, seguito dall’Uoc di Gastroenterologia dell’ospedale Moscati di Aversa, ringrazia anche il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, “che ha preso spunto – spiega Iavazzo – dal blocco dei ricoveri in quella Unità per chiedere la convocazione della conferenza dei sindaci dell’Asl di Caserta. L’altro nostro ringraziamento – continua Iavazzo – va al segretario provinciale della Cisl di Caserta, Nicola Cristiani, unico sindacalista ad aver preso posizione sulla vicenda, chiedendo l’immediato ripristino dei ricoveri in Gastroenterologia. Tra l’altro, il segretario Cristiani ha anche definito ‘illegittimo’ il provvedimento in questione. Dubbio di illegittimità che abbiamo già sollevato anche noi nel nostro primo intervento sull’argomento e che stiamo aspettando di sciogliere per la prossima settimana con l’ausilio tecnico dei nostri avvocati al fine produrre un esposto-denuncia all’autorità giudiziaria”.

Iavazzo fa infine appello al direttore generale dell’Asl, Menduni, “affinché intervenga su questa discutibile decisione della direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Aversa, che crea, tra l’altro, una evidente discriminazione tra pazienti di serie A, i pazienti ematologici (l’Uoc di Ematologia non sembra essere stata nemmeno sfiorata dai provvedimenti del direttore sanitario per il P.S.), e pazienti di serie B, i pazienti gastroenterologici, che, per essere ricoverati, dovrebbero migrare verso altre Asl con relativo aggravio di spese; considerato che i posti-letto dell’Uoc di Gastroenterologia di Aversa sono gli unici posti-letto disponibili per ricovero di tutta l’Asl di Caserta. Eventuali questioni tra direttore sanitario e dirigenti sanitari – conclude Iavazzo – non dovrebbero in alcun modo pesare sull’assistenza ai malati”.

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