Comitato L@D: “Appello ai liberi e forti”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Ci rivolgiamo ad Ernesto Capasso che, con il suo responsabile gesto politico delle dimissioni da capogruppo consiliare, dopo l’uscita dalla maggioranza dell’assessore Elpidio Iorio ha di fatto denunciato una crisi politico-amministrativa chiara e profonda.

E ci domandiamo, e domandiamo a lui, come mai di fronte ad un gesto così dirompente di un componente della maggioranza, che ha avuto un ruolo determinante nella vittoria elettorale, ci sia stata una reazione minimalista, quasi in sordina, chiudendo la questione come se si trattasse di un caso di ordinaria amministrazione, senza avvertire la sensibilità e l’opportunità di un chiarimento come a sottolineare la volontà di volersi rapidamente liberare di una presenza “scomoda”.

Noi pensiamo che ai cittadini di Sant’Arpino, e in particolare ai tanti chediedero la loro fiducia e il consenso ad Ernesto Capasso, farebbe piacere conoscere come stanno veramente le cose e perché tutta questa fretta a chiudere il caso, tutto politico, delle dimissioni del capogruppo della maggioranza. E questa risposta la può dare solo Ernesto Capasso, al quale desideria o dare atto di un atteggiamento politicamente responsabile.

Ci rivolgiamo anche a qualche altro amico consigliere comunale di buon senso,alle persone perbene che ancora esistono nella maggioranza per dire, cosa vi impedisce di prendere, responsabilmente, le distanze da una maggioranza in disfacimento? Non ha alcun senso tenerla in piedi e consentire che un gruppo di potere guidato e composto dal Sindaco, dal suo fido Salvatore Brasiello, che assieme a qualche ‘compagno di merenda’, ha portato avanti e ancora sta portando avanti una politicafallimentare, che rischia di creare una miscela esplosiva, dannosa per la collettività santarpinese e molto vantaggiosa solo per loro.

E non si capisce come il dottor Alberto Plazza e Aldo Zullo, che in più di un’occasione avevano sollevato non poche perplessità sulla conduzione politico-amministrativa della maggioranza, si rendono complici e responsabili di un sostegno ad una Giunta morente, assumendo carichi assessoriali delicati e a rischio, e non abbiano avuto invece il coraggio di una assunzione di responsabilità per mandare a casa Di Santo e sodali!

Forse l’attaccamento alle poltrone è più forte del dovere morale di mandare a casa un’amministrazione deleteria per la collettività santarpinese. Cari concittadini, chiediamoci cosa ha fatto di buono questa amministrazione? Lo stesso sindaco, nella intervista sottovoce, ha affermato di aver realizzato, in quattro anni, la videosorveglianza e fatta la devoluzione dei “soldi dei cittadini”.

Del loro programma, delle cose scritte in quel programma, hanno realizzato quasi nulla, se non nulla. Dicevano, “no agli incarichi” familiari e hanno dato incarichi a padri, figlie,nipoti, generi, suoceri; Dicevano “no al clientelismo” e hanno fatto della clientela un sistema di governo; Avevano detto “no agli sprechi” e li hanno moltiplicato per cento!

Quando li renderemo pubblici, vi accorgerete di come questi incapaci sono stati gli amministratori più spreconi in assoluto di ogni tempo; Avevano detto “legalità e trasparenza” e Sindaco e Giunta nascondono di avere una richiesta di rinvio a giudizio insieme al vertice della “Multiservizi”, facendo strage della trasparenza e della legalità; Avevano detto “Amministratori a costo zero” e Sindaco e Giunta ci costano ben 568mila mila euro.

E, allora, cari amici ,come fate a sostenere tale fallimento e non prendere ancora atto di tutto ciò e addirittura della gravissima denuncia pubblica fatta dall’ex vicesindaco, avvocato Rodolfo Spanò (24 aprile 2010) www.pupia.tv

Comitato Sant’Arpino “Libera@Democratica”

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