ORTA DI ATELLA. Una serata che resterà nei cuori e negli occhi di tutti: ad Orta di Atella, per la prima volta, i veri protagonisti sono stati loro, i bambini diversamente abili del progetto di musicoterapia Quando i bambini fanno oh ., …
… conclusosi proprio con lesibizione dei piccoli artisti. I neo musicisti, infatti, hanno stupito laffollata platea lasciando tutti senza parole in quanto era lemozione a farla da padrone. Il progetto, ideato da Maria Grazia Savoia e Andrea Carboni, patrocinato dal comune di Orta di Atella e dallassessorato alla cultura retto da Eduardo Indaco, in collaborazione con la Commissione per le Pari Opportunità e con la Pro Loco presieduta da Francesco Tessitore e Raffaele Minciguerra, è durato circa tre mesi ed è stato completamente gratuito per chi ha deciso di partecipare.
Riprenderà, pertanto, ad inizio ottobre, con tante nuove sorprese e con la volontà di ampliarlo a più rami col coinvolgimento anche di una fascia di età più adulta, dato che laspetto sociale ed umano è stato il reale successo di quello che è diventato un vero e proprio evento di cui Orta di Atella potrà vantarsene di esser stato uno dei Comuni apripista a quello che dovrebbe essere un aspetto primario della vita sociale e politica di ogni territorio se non dellintera nazione.
Ogni parola commenta Indaco risulterebbe scontata e banale di fronte a questa serata che sarà difficile da dimenticare per ognuno di noi che eravamo presenti in platea. Oltre a ringraziare il mio collega Raffaele Elveri e il presidente di Rinascita Ortese, DAmbrosio, per averci ospitato allinterno del loro torneo, è doveroso da parte mia sottolineare quanto questo progetto sia stato possibile grazie ai due musicisti Maria Grazia ed Andrea per la passione e la professionalità con la quale hanno seguito questi bambini e Tanya Brancaccio che ha fortemente voluto questa iniziativa che ha seguito senza sosta e con estrema passione. Credo che conclude lassessore siano stati questi bambini ad aver arricchito noi.
I piccoli continua Tanya Brancaccio ci hanno dimostrato come le barriere della vita siano state create per essere abbattute e in questi mesi nei quali ho avuto lonore di accompagnarli posso confermare che sono stati loro ad averci insegnato la riconoscenza nell aver regalato un semplice sorriso o qualche ora di gioia e serenità Sono circa due anni che seguiamo da vicino questi bambini ed è stata una vera e propria scommessa laver iniziato un percorso con loro che oggi sono certa andrà avanti ancora per moltissimo tempo e che mi auguro non si fermerà mai, a prescindere da questa o quella amministrazione poiché non cè colore politico, bandiera o appartenenza che tenga in merito a questi argomenti. La gran parte del lavoro è stato fatto, però, dai genitori ai quali va tutto il mio personale ringraziamento in quanto esser ripagati in fiducia laddove ci hanno affidato i loro piccoli gioielli, è stata la vittoria più grande. Ai bimbi mi sento di dire solo grazie e loro sanno il perché.
Il mio invito conclude la Brancaccio che diventa anche un appello alle istituzione provinciali regionali ma soprattutto nazionali è quello di occuparsi quotidianamente di quelli che sono i disagi di chi vive questo tipo di difficoltà, di investire in quelli che sono progetti che mirano allintegrazione sociale e che diventano motivo di stimolo per questi bambini e ragazzi e per le loro famiglie le quali mai dovrebbero essere lasciate sole a non arrendersi mai e a dimostrare che tutti possiamo farcela ,purché ci sia data la stessa opportunità.