Yara: chiesti i registri dell’anagrafe di 12 paesi della Bergamasca

di Mena Grimaldi

 BERGAMO. Proseguono senza sosta, nonostante le difficoltà, le indagini sull’assassinio di Yara Gambirasio, la 13enne trovata morta in un campo di Chignolo d’Isola.

Questa volta le indagini si allargano negli uffici delle anagrafi. La Squadra mobile di Bergamo, di fatto, ha spedito agli indirizzi di posta certificata di una dozzina di paesi che vanno dall’hinterland meridionale di Bergamo alla pianura (tra cui Zanica, Verdello, Verdellino, Osio Sopra, Osio Sotto, Treviolo e Levate) la richiesta di acquisire l’elenco completo di tutti i residenti nati fra il 1930 e il 2000.

Al momento, sembra che gli inquirenti siano orientati prevalentemente a seguire due piste. Da un lato si sta indagando ancora nella direzione dei ceppi familiari a cui possano essere ricondotti i profili genetici del Dna ritrovati sui vestiti della ginnasta.

Gli stessi che nei mesi scorsi avevano portato gli investigatori al paese montano di Gorno, dove potrebbero vivere il padre dell’assassino.

Dall’altro, invece, gli inquirenti hanno ascoltato gli adolescenti della zona di Brembate di Sopra e gli amici e conoscenti di Keba Gambirasio, sorella maggiore di Yara, nel tentativo di ricostruire le loro abitudini e le frequentazioni per capire se un indizio fondamentale possa essere nascosto nelle pieghe della vita quotidiana della tredicenne.

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