Siria, liberati i due tecnici italiani

di Redazione

 DAMASCO. La tv di Stato siriana ha mostrato stamani i due tecnici italiani scomparsi in Siria otto giorni fa.

L’emittente aggiunge i due sono stati liberati dall’esercito ieri sera e fornisce i nomi di Oriano Catari (64) e Domenico Tedeschi (36), precisando che il primo è di Genova e il secondo di Roma. I due italiani, fermati a Damasco il 18 luglio, sono dipendenti di una ditta subappaltatrice dell’Ansaldo Energia.

“Nella notte e in queste ultime ore ho seguito insieme all’Unità di Crisi e a tutto il personale della Farnesina e delle altre strutture dello Stato coinvolte la fase molto delicata della vicenda” dei due tecnici italiani rapiti in Siria.

“Il rilascio dei nostri due connazionali da parte dei gruppi che li avevano trattenuti nei giorni scorsi – fa sapere il ministro degli Esteri Giulio Terzi – è uno sviluppo molto positivo. Continuiamo a seguire la vicenda attraverso tutti i canali disponibili, attivati sin dalle prime ore, al fine di favorire una sua rapida conclusione con il definitivo rientro in Italia dei due cittadini italiani”.

L’esercito siriano ha lanciato intanto la sua offensiva ad Aleppo. Lo riferiscono gli attivisti. La situazione nella città siriana è seguita con apprensione in tutto il mondo, dove si teme un nuovo massacro. I rinforzi militari che da diversi giorni si ammassano alla periferia della seconda città della Siria, “si dirigono verso il quartiere Salaheddine, che conta il più grande numero di ribelli e dove sono avvenuti i combattimenti più violenti dall’inizio del conflitto”, ha detto Rami Abdel Rahmane, presidente dell’Osservatorio siriano dei Diritti dell’Uomo (Osdh). “Si può dire che l’assalto è cominciato”, ha aggiunto.

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