Scontro Napolitano-Pm: presentato ricorso alla Consulta

di Mena Grimaldi

 ROMA. E’ stato depositato alla Consulta il ricorso per conflitto d’attribuzione del Quirinale contro la procura di Palermo.

La fa sapere l’Avvocatura dello Stato. Il caso è quello delle telefonate tra Giorgio Napolitano e l’ex ministro Nicola Mancino, chiamate intercettate nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta trattativa Stato-mafia su disposizione della Procura di Palermo.

L’intercettazione che riguarda Napolitano, quindi, e’ indiretta, perchè l’utenza sotto controllo era quella di Mancino, che nell’inchiesta e’ indagato per falsa testimonianza. Il contenuto dell’intercettazione non è mai stato reso pubblico, ma la notizia è filtrata.

I magistrati hanno affermato che quella conversazione e’ irrilevante ai fini dell’ inchiesta, ma non ne hanno disposto la distruzione, affermando che su una decisione di questo tipo avrebbe dovuto pronunciarsi il Gip, sentite le parti.

Ora la Consulta dovrà in prima battuta decidere se il ricorso presentato dall’Avvocatura dello Stato è ammissibile o meno.

La legge 219 dell’89 prevede che il presidente della Repubblica non possa essere sottoposto a intercettazione se non dopo essere stato sospeso dalle funzioni a seguito del procedimento d’accusa previsto proprio dall’art. 90 della Costituzione.

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