Omicidio Scazzi: Sabrina e Cosima si rifiutano di rispondere

di Mena Grimaldi

 TARANTO. Colpo di scena nella mattinata di martedì nell’aula del Tribunale di Taranto per l’ultima udienza, prima della pausa estiva, del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010.

Sabrina Misserri e la madre Cosima Serrano, zia e cugina della vittima, infatti, si sono avvalse della facoltà di non rispondere come testimoni davanti alla Corte di assise.

Entrambe in carcere, sono imputate di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere. Nell’udienza di oggi sono stati ascoltati come testimoni Anna Lucia Pichierri, moglie di Carmine Misseri, Giuseppe Nidro, titolare e direttore della sala ricevimenti “La Grottella” di Avetrana e Cosima Prudenzano, suocera del fioraio Giovanni Buccolieri.

Questi ultimi sono entrambi imputati per falsa testimonianza. Inoltre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, sempre come testimoni, anche Angelo Milizia, Cosimo Cosma, nipote di Michele Misseri e Carmine Misseri, fratello di Michele.

Il pubblico ministero Mariano Buccoliero ha chiesto che prima o contestualmente all’ascolto delle principali imputate vengano prodotte in aula le intercettazioni ambientali in carcere e alcune interviste televisive di Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Il processo riprenderà il 18 settembre prossimo.

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