Legge elettorale, Alfano: “Premio maggioranza in base a voti singolo partito”

di Redazione

Angelino AlfanoMILANO. In un’intervista all’Adnkronos, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, propone per la nuova legge elettorale un premio di maggioranza, ma agganciato ai voti presi dal singolo partito.

“Le posizioni non sono lontanissime – dice Alfano riferendosi ai tentativi di accordo con il centrosinistra – poiché stiamo ragionando di un premio del 10 o 15%”. Tuttavia, aggiunge, “si potrebbe riflettere su un’ipotesi di premio di maggioranza in percentuale ben più alta rispetto a quelle su cui stiamo ragionando, ma agganciato ai voti presi dal singolo partito”. “Questo – sottolinea l’ex Guardasigilli – risponderebbe anche alle obiezioni della Corte Costituzionale sul porcellum. Per esempio si potrebbe pensare al 33% di premio rispetto al consenso. “In ogni caso, assicura il segretario del Pdl, “sull’entità del premio penso che un accordo si possa trovare anche in tempi ragionevolmente brevi”.

I punti più delicati del testo che il Pdl presenterà martedì al Senato sono dunque il premio di maggioranza al partito e parlamentari eletti, per almeno i due terzi, con le preferenze. Sul primo punto, Alfano spiega: “Il Pd continua a sostenere che debba andare alla coalizione, ma ciò che è emerso in questi anni è proprio il limite di coalizioni forzose, idonee a vincere ma affaticate nel governo”. “Per questo – sottolinea – così noi proponiamo che il premio vada al partito primo classificato, che potrà poi costruire in Parlamento, se ne avrà bisogno, l’alleanza con le forze politiche che manifestano identiche o simili sensibilità e contenuti programmatici”. Con il premio di maggioranza attribuito al primo partito chi arriva primo, spiega ancora Alfano, “potrà poi costruire in Parlamento, se ne avrà bisogno, le alleanze”.

Ma non si tornerebbe ai riti della Prima Repubblica, assicura il segretario del Pdl, perché “innanzitutto, con ogni probabilità, la coalizione nata dopo le elezioni sarà molto simile a quella che sarebbe nata prima delle elezioni. Ma soprattutto la coalizione nascerà in base a programmi chiari, non forzati dalla coalizione preventiva e orientati dalla posizione del partito vincitore”.

Per quanto riguarda l’entità del premio, il segretario del Pdl annuncia una nuova proposta da mettere in campo nella trattativa con il Pd: un premio al primo partito legato ai voti presi. In questo modo potrebbe essere più alto del 10 per cento di cui si è parlato finora. “Su quanto sarà il premio – dice Alfano – le posizioni non sono lontanissime, poiché stiamo ragionando del 10 o 15%. Si potrebbe anche riflettere su ipotesi di premio in percentuale ben più alta ma agganciato ai voti presi dal singolo partito. Questo risponderebbe anche alle obiezioni sul porcellum. Se prendi il 40 ti puoi anche prendere il 13%”.

Sulla candidatura a premier di Silvio Berlusconi, Alfano ritiene che, alla fine, il Cavaliere “accetterà le nostre insistenze e si candiderà. E questo a prescindere dal tipo di legge elettorale”. E sul simbolo del Popolo della Libertà: “Siamo tutti affezionati al Popolo della Libertà –dice Alfano – e al contempo aperti a un possibile cambiamento. Di quest’apertura abbiamo avuto traccia concreta anche nel corso della riunione di ieri mattina”.

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