Aldrovandi: la madre lancia una petizione contro la tortura

di Mena Grimaldi

 FERRARA. Nel giorno in cui Federico Aldrovandi, il giovane che morì la notte del 25 settembre 2005 a Ferrara dopo il pestaggio compiuto da alcuni agenti di polizia, avrebbe compiuto 25 anni, la mamma, Patrizia Moretti continua la sua battaglia contro la tortura.

Questa volta lo fa lanciando un appello a favore di una petizione. “Vorrei onorare la sua memoria con il vostro aiuto”, si legge nell’appello. “Insieme – continua la donna – possiamo superare le vergognose resistenze ai vertici delle forze dell’ordine e battere gli oppositori che faranno di tutto per affossare la proposta”.

Il 21 giugno scorso, la Cassazione ha confermato la condanna a tre anni e sei mesi per i responsabili. “Ma gli agenti condannati per aver picchiato e ucciso mio figlio – continua la madre del giovane – non andranno in carcere e sono ancora in servizio. C’è un solo modo per evitare ad altre madri quello che ho dovuto soffrire io: adottare in Italia una legge contro la tortura”.

“Dobbiamo farlo – si legge ancora – prima che il Parlamento vada in ferie! Vi chiedo di firmare la petizione per una legge forte che spazzi via l’impunità di stato in Italia e di dirlo a tutti”.

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