Prandelli: “Siamo un Paese vecchio, cambiamolo”

di Redazione

PrandelliAll’indomani della sconfitta contro la Spagna, per Prandelli è il momento del bilancio: “Siamo soddisfatti. La nostra squadra è stata corretta: mai nessuna polemica ed è forse la prima volta”.

E aggiunge: “Siamo un Paese vecchio, con tante cose da cambiare. Dobbiamo trovare il coraggio di farlo. Noi siamo venuti all’Europeo per cambiare, per perseguire un’idea senza farci condizionare dal risultato”.
Cesare Prandelli è ovviamente dispiaciuto per quella coppa solo sfiorata. Ma il suo progetto prosegue e l’obiettivo è preparare la Nazionale a emulare la Spagna del triplete Europeo-Mondiale-Europeo: “Vincere l’Europeo avrebbe fatto bene, ma avrebbe tolto l’equilibrio a qualcuno: non siamo ancora pronti a vincere, quando lo saremo vinceremo e rivinceremo ancora, senza alti e bassi né disagi”.
Il ct conferma: resterà alla guida degli azzurri nei prossimi due anni, come da contratto. A sciogliere qualsiasi dubbio un incontro con il presidente federale Abete: “Abbiamo trovato un punto in comune, la volontà di cambiare. Alle volte ci si chiede se si sta condividendo un pensiero. Poi ho avuto la certezza che il presidente Abete e Albertini vogliono perseguire questa strada e qualsiasi dubbio è sparito”.
C’è un’Italia che a Prandelli proprio non piace. Non è quella calcistica che, al di là del tragico epilogo, si è fatta valere. Ma quella reale: “Siamo un Paese vecchio, con tante cose da cambiare. Noi siamo venuti qui per cambiare, per perseguire un’idea senza farci condizionare dal risultato”.
il ct chiede, come già in passato, maggiore attenzione verso la Nazionale: “Bisogna avere una sensibilità nei confronti della Nazionale, quando dico che non frega niente a nessuno è la verità, poi dopo ci sono tutti. I famosi stage erano un modo per cercare di valorizzare il lavoro dei club, noi possiamo verificare i giovani e così si crea un movimento, si crea la voglia di interagire”.
Gli azzurri hanno ricevuto i complimenti da tutti i protagonisti di Euro2012. Non solo per il gioco ma anche per il comportamento, davvero sportivo: “Possiamo essere orgogliosi di quest’Italia – dichiara Prandelli – Siamo soddisfatti, abbiamo schierato una squadra propositiva e corretta. Abbiamo ricevuto i complimenti da tutti. Per la prima volta una panchina si alzava e andava a salutare sempre gli avversari. Io porto avanti un’idea di calcio non solo di tecnica, anche di comportamento”.
Come già Buffon e Chiellini subito dopo la fine della partita, Cesare Prandelli si complimenta con gli spagnoli vincitori di Euro2012: “Domenica abbiamo visto la grande superiorità della Spagna. Sono riusciti a dare una straordinaria continuità al loro progetto. Restano l’esempio da seguire”.
Tanti gli attestati di stima per Prandelli e per la sua Nazionale nonostante la debacle di Kiev: “Ho ricevuto molti messaggi, questa mattina anche da parte di Fabio Capello e mi ha fatto molto piacere. Ne arriveranno sicuramente altri”.
Poi, in chiusura di conferenza stampa, una mezza autocritica: “Forse nell’ultima partita avrei dovuto avere un po’ di coraggio nel rivoluzionare la squadra ma sarebbe stata una mancanza di rispetto e di riconoscenza nei confronti di chi mi aveva portato alla finale”.
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