Lsu, Liguori: “Una polemica che sta sfiorando il ridicolo”

di Redazione

Cesario LiguoriCESA. Mi scuso se sono costretto a ritornare ancora una volta, prometto che sarà l’ultima, sull’argomento Lsu per amore di verità e per il rispetto che debbo ai cittadini che rischiano di essere confusi da mille argomentazioni che, se non avessero a che fare con un tema così delicato, sfiorerebbero il ridicolo.

Solo chi ha una insufficiente conoscenza dei ruoli delle istituzioni democratiche, o è in evidente malafede, può confondere il ruolo ispettivo e di controllo di una commissione speciale consiliare con quello gestionale di Sindaco, giunta e dirigenti comunali. Questo sta a significare che quando il sottoscritto ha proposto una commissione speciale sui Lsulo ha fatto non per attribuire a questa responsabilità sue o delle giunta, ma semplicemente per fare in modo che la discussione sul tema delicato delle integrazione venisse fatta su dati di fatto concreti ed ufficiali.
Devo ricordare che in sede di redazione di bilancio, dopo aver verificato che per l’integrazione oraria dei Lsu (a carico delle casse comunali) si erano spesi circa trentamila euro nei primi sei mesi dell’anno ed altrettanto sarebbe stato necessario spendere per mantenere gli stessi orari fino a fine anno, abbiamo deciso di sospenderla, convinti che l’integrazione oraria debba essere erogata, e quindi riservandoci di farlo, solo dopo aver verificato l’effettiva necessità, sulla scorta dei carichi di lavoro e della qualità dei servizi da erogare e nei limiti delle possibilità economiche del Comune.
Siccome in consiglio comunale l’opposizione continuava a sostenere, in linea teorica senza adeguata documentazione, l’impossibilità di assicurare certi servizi senza ricorrere all’integrazione, mi era sembrato corretto proporre una commissione di studio sul problema che verificasse i progetti, le unità lavorative in essi impegnate, i carichi di lavoro e la eventuale conseguente necessità di integrazione, prevedendo, come da Statuto del Comune di Cesa, la presidenza dell’opposizione.
Tra tante altre amenità che tralascio, l’opposizione ha risposto che i compiti che vorrei “affidare alla commissione dovrebbero essere svolti oltre che dagli assessori al ramo anche dai dirigenti” e che così io vorrei attribuire alla commissione stessa responsabilità che sono proprie della giunta e dei dirigenti. Chiunque abbia un minimo di conoscenza del funzionamento delle istituzioni e non sia in malafede, capisce che io non ho proposto la commissione perché decidesse al posto mio, della giunta o dei dirigenti.
Per chi sa leggere l’italiano, lo scopo della commissione, peraltro riportato nel testo stesso della proposta, è quello di relazionare sul tema al consiglio comunale, come fanno tutte le commissioni del genere, affinché il consiglio comunale sia edotto della problematica e faccia le sue valutazioni sull’operato della giunta e del Sindaco.
D’altronde le commissioni speciali non le ho inventate io, esistono in tutte le istituzioni democratiche e prevedono la presidenza dell’opposizione proprio a garanzia delle minoranze. Ma stranamente i membri dell’opposizione, sempre pronti negli altri casi a denunciare il loro mancato coinvolgimento nella istruttoria dei problemi, in questo caso dichiarano di rinunciare nel modo più assoluto alla funzione di controllo che la legge assegna loro e che questa commissione esalterebbe, dimostrando di non aver alcun interesse ad entrare nel merito della questione ed a conoscere in forma ufficiale come stanno le cose su questo argomento. A questo punto è inutile continuare a polemizzare sul nulla.
Cesario Liguori
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