CESA. E giunto il momento in cui lopposizione diventi responsabile e che avanzi proposte positive e non solo sterili polemiche che in un momento molto difficile per il nostro paese non portano da nessuna parte.
Così il coordinatore della Giovane Italia di Cesa,Antonio Borzacchiello. In questi giorni continua si susseguono manifesti e articoli sugli organi di informazione che nulla hanno a che vedere con una buona politica costruttiva e di proposte serie di cui la cittadina ha bisogno, accanendosi su problemi di assetti interni tra il Popolo della Libertà e lamministrazione. Mi preme sottolineare che chi ha lincarico di coordinare un partito fa il possibile affinché il suo feudo superi una grossa situazione di stallo, perché ad oggi non è il Pdl ad avereil problema di unenorme sconfitta elettorale e di minacce di espulsioni di soci che per supposizione avrebbero avvantaggiato la lista avversaria e le dimissioni dal partito di massimi esponenti che ricoprono ruoli istituzionali in provincia.
Concentriamoci sul paese sottolinea Borzacchiello sul far fronte alla crisi, sul ponderare bene scelte dolorose tutti insieme che non possono essere attribuite allamministrazione Liguori, in quanto fino ad oggi a governare cerano altri. Se ci ritroviamo con tanti mutui da pagare, con tanto dinteressi salati, la responsabilità è soprattutto di chi fino ad oggi ha governato questo paese (Partito Democratico compreso) in un modo scellerato come regalare ledificio polifunzionale alla provincia senza percepirne un fitto, prendere in fitto locali privati per parcheggiare una biblioteca fatiscente, rumorosa e soprattutto poco aggiornata, costruire un enorme muro di cemento qual è la piazzetta sul trivio dove, come ricorda una proposta della Giovane Italia, bastava creare unaiuola con la madonna al centro così da evitare di spendere soldi pubblici per unopera pericolosa per la viabilità, la sicurezza e orrenda esteticamente.
Per questi motivi conclude Borzacchiello non si può dare la responsabilità di scelte dolorose per il paese allamministrazione attuale, in quanto se in passato veniva attuata una politica nellocchio dellaccortezza economica, e con buon uso del patrimonio pubblico, oggi non arrivavamo a introdurre una nuova tassa. Purtroppo, per arginare gli enormi danni fatti in passato e arginare il taglio dallente nazionale cè bisogno di un enorme sacrificio.
Insomma, conclude il coordinatore della Gi fino ad oggi ci si è divertiti a sperperare denaro pubblico talvolta in modo scellerato e adesso lamministrazione Liguori ha il compito di governare con buon senso risolvendo molti problemi, soprattutto economicamente perché la favola del comune virtuoso è finita. Prima bastava giocare con il bilancio comunale, con il saldo dei loculi ed evitare lo sforamento del patto di stabilità, oggi non si può. Il sogno è finito, benvenuti nella realtà.