Operaio morto sul lavoro: solidarietà del Coordinamento Riscatto

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Il “Coordinamento per il Riscatto” esprime piena e totale solidarietà alla famiglia di Giovanni Diana, operaio di San Cipriano deceduto sul lavoro, un’altra vittima del lavoro …

… che, dopo Sebastiano Marruso, Massimo Amato, Raffaele Venditti ed Antonio Caterino, ha perso la vita per cercare di garantire un reddito minimo ai propri familiari.

“In un momento di grave crisi economica – commentano dal coordinamento – quando, pur di sopravvivere, si è disposti ad accettare lavori pericolosi e lontani dalle proprie case, è desolante assistere all’ennesima tragedia sul lavoro ai danni di una popolazione già notevolmente tartassata da alcuni organi di informazione che riempiono le loro colonne di paroloni come ‘legalità’, ‘sviluppo’ e poi trascurano di approfondire problematiche gravi come quelle delle morti bianche e dei soprusi ai danni di una popolazione come quella dei comuni della vecchia Albanova, vittima delle ingiustizie da parte dei poteri forti, politici ed economici, che sono sempre più lontani dalle esigenze del popolo e, soprattutto, dei giovani”.

“Oggi, più che mai, – continuano dal coordinamento – si ha la sensazione che il popolo è considerato solo carne da macello, abbandonato al proprio destino, invece avrebbe bisogno di coraggiosi piani di impegno, di elaborazione per lo sviluppo e di crescita economica, sociale e culturale. E’ fondamentale valorizzare le risorse esistenti, orientandole al cambiamento, costruendo ‘Percorsi di Riscatto’ per tutti, soprattutto per i giovani, perché continuino a vivere ed a sperare in un futuro migliore”.

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