Napoli, ritrovato l’orologio della moglie di Cavani

di Redazione

 NAPOLI. I carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli, nel corso di una perquisizione, hanno sequestrato un orologio Piaget d’oro di probabile provenienza illecita e dello stesso tipo scippato il 24 luglio scorso alla moglie del calciatore del Napoli Edinson Cavani, Maria Soledad.

Sono in corso accertementi per stabilire se si tratti proprio dell’orologio, del valore di 18mila euro, che fu strappato dal polso della donna in via Cinthia, nel quartiere Fuorigrotta. Il ritrovamento sarebbe avvenuto in un locale dello stesso quartiere e l’uomo trovato in possesso del costoso oggetto sarebbe stato denunciato in stato di libertà per ricettazione.

Al momento non è stato possibile far visionare il Piaget a Maria Soledad in quanto la donna si trova a Londra dove il marito è impegnato nel torneo olimpico con la nazionale dell’Uruguay.

Dopo l’autunno “nero” del 2011, con quattro colpi messi a segno nel giro di poche settimane ai danni di calciatori o di persone a loro vicine, la microcriminalità aveva lasciato tranquillo l’entourage del Calcio Napoli.

Fino alla serata del 24 luglio, quando la moglie di Cavani è stata scippata delprezioso orologio in via Cinthia, nel quartiere Fuorigrotta. La donna si stava dirigendo verso la propria auto quando è stata aggredita da due giovani a bordo di uno scooter che le hanno strappato l’orologio.

Subito dopo lo scippo, Maria Soledad, aveva avvertito il marito, a Londra per partecipare alle Olimpiadi con la nazionale uruguayana. La polizia aveva sottoposto alla donna le foto di alcuni pregiudicati ed avviato le indagini.

In episodio che richiama le vicende dello scorso autunno, quando nel giro di poche settimane vari calciatori del club azzurro o persone a loro vicine furono bersaglio della microcriminalità. Lo stesso Cavani, all’epoca residente in una villa di Baia, sul litorale flegreo, subì un furto nella sua abitazione: in seguito a quell’episodio, Maria Soledad chiese al marito di trasferirsi in una residenza meno isolata, e quindi la coppia si spostò in un appartamento in un prestigioso condominio della città di Napoli. Poche settimane dopo il procuratore di Cavani, Claudio Anellucci, fu rapinato in corso Garibaldi, a Napoli, di un Rolex e del portafogli.

Anche la moglie del centrocampista Marek Hamsik, all’epoca incinta fu rapinata dell’auto, una Bmw X6, a Varcaturo, nella zona flegrea: la vettura fu recuperata poco dopo, grazie all’antifurto satellitare, e restituita dalla polizia alla proprietaria. Ma a suscitare maggior impatto mediatico fu la rapina del Rolex, a Napoli, subita da Yanina Screpante, fidanzata dell’allora bomber azzurro Ezequiel Lavezzi, ora al Paris Saint Germain. La giovane si sfogò su Twitter: “Poi dicono che in Argentina c’é insicurezza…. Napoli città di m… Mi hanno rubato l’orologio a mano armata!”.

L’insulto alla città fece il giro del mondo, provocando reazioni e malumori anche nei tifosi. Il susseguirsi di questi episodi non faceva comunque parte di un unico disegno criminoso, secondo la questura di Napoli che smentì le ipotesi, diffuse soprattutto in rete, di un tentativo della malavita volto a condizionare il calcio Napoli: le aggressioni a bersagli affini nel giro di poche settimane furono “soltanto una coincidenza”, venne sottolineato dai responsabili dell’ordine pubblico.

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