Clan dei Casalesi: sequestro di beni nel Foggiano

di Redazione

 CASERTA. Gli agenti della Divisione Polizia Anticrimine di Caserta hanno dato esecuzione, a Rodi Garganico (Foggia), al provvedimento di estensione del decreto di sequestro preventivo nei confronti della figlia di Nicola Capaldo, 58 anni, di San Cipriano d’Aversa (Caserta).

Il provvedimento scaturisce dalle ulteriori indagini espletate a seguito del sequestro di beni effettuato il 20 dicembre scorso nei confronti dello stesso Capaldo, di Pasquale Pirolo e Giuseppe Nocera. Disposta l’estensione del sequestro, a carico di Capaldo, di un appartamento e di un’area di parcheggio condominiale annessa, rientranti nel patrimonio della società “Niva Costruzioni” srl, con sede a Napoli, nel centro direzionale, in cui Capaldo, unitamente alla figlia, ha la titolarità di quote.

Le indagini patrimoniali effettuate sul conto di Pirolo, Capaldo e Nocera, che determinarono un ingente sequestro patrimoniale di 50 milioni di euro proprio nel dicembre scorso, consentirono di accertare una riconducibilità delle relative consistenze economiche al clan camorristico dei casalesi, quali proiezioni di reimpiego ed investimento illecito di capitali.

In particolare, Pasquale Pirolo, già per lunghi anni ritenuto alter ego del boss Antonio Bardellino, fondatore della storica associazione criminale “Nuova Famiglia”, insieme al quale venne tratto in arresto a Barcellona nel novembre del 1983, dopo aver posto in essere apparenti e pretestuose collaborazioni di giustizia poi decadute, è divenuto nel tempo il principale referente del clan dei casalesi in materia di investimenti patrimoniali, avendo dapprima avuto rapporti societari con Vincenzo Zagaria, attualmente detenuto, e divenendo successivamente il promotore di numerosi impieghi di capitali nel settore immobiliare e per conto della medesima organizzazione criminale.

Sono, infatti, risultate attive molteplici aziende in cui Pirolo ha partecipazioni, condotte peraltro anche in forma societaria con Capaldo e Nocera, quest’ultimo cugino di Raffaele Capaldo, cognato dell’ex superlatitante Michele Zagaria, tratto in arresto nel dicembre dello scorso anno. Il valore approssimativo dei beni sequestrati si aggira intorno ai 500mila euro.

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