Urbanistica, il Ptcp va in vigore: il parere del professor Coppola

di Nicola Rosselli

Alberto CoppolaAVERSA. Nei primi giorni di luglio è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Campania la delibera di approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta.

Avviato nel 2005 con l’amministrazione De Franciscis, il Ptcp è stato redatto dall’Ufficio Urbanistico dell’Amministrazione provinciale, che si è avvalso della Consulenza di esperti esterni all’amministrazione; lo stesso piano fu adottato dal commissario Giliberti ed è stato approvato in forma definitiva dal Consiglio Provinciale.

A partire dal prossimo 17 luglio (data di entrata in vigore del detto piano) cambierà la disciplina degli interventi sul territorio nei 104 Comuni della Provincia di Caserta. Le novità che vedranno la luce con l’entrata in vigore del Piano provinciale sono di diverso tipo.

Per Alberto Coppola, docente di legislazione urbanistica alla facoltà di architettura della Federico II di Napoli, “tutti i Comuni della Provincia – nel rilascio dei titoli abilitativi edilizi – innanzitutto si dovranno rispettare anche le disposizioni precettive contenute nel piano territoriale provinciale (e, in proposito, potrà sorgere qualche difficoltà interpretativa per distinguere le disposizioni immediatamente vincolanti da quelle programmatiche, che dovranno essere specificate dai piani urbanistici comunali). Inoltre, i Comuni della Provincia di Caserta, tranne alcuni, – tra cui San Felice a Cancello, Villa Literno e Carinaro -, che hanno un piano urbanistico comunale (Puc) approvato ai sensi della legge regionale n. 16/2004 – potranno approvare varianti dello strumento urbanistico vigente esclusivamente per la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico”.

“Non è sicuro – aggiunge Coppola – se la detta limitata possibilità di variante sia consentita anche ai Comuni dotati di un piano regolatore generale definitivamente approvato dopo l’entrata in vigore della legge regionale 16/2004 (ma in Provincia di Caserta non ce ne dovrebbero essere in tale condizione )”.

Ma la disposizione più importante, che deve interessare e preoccupare gli amministratori comunali, secondo Coppola “è quella che prevede che, entro diciotto mesi dall’entrata in vigore del Ptcp – 17 gennaio 2014 – dove non sarà stato definitivamente approvato il nuovo Puc entro la data indicata, i Comuni della Provincia di Caserta, saranno assoggettati alla disciplina edilizia prescritta per i Comuni sprovvisti di strumento urbanistico (cioè solo interventi di manutenzione o restauro degli edifici esistenti nei centri abitati, fuori dei quali si può costruire soltanto nel limite di 0,03 metri cubi per metro quadrato)”.

Questa carenza di disciplina urbanistica deriva anche dalla normativa statale, secondo cui le disposizioni degli strumenti urbanistici comunali – che destinano determinate aree all’inedificabilità assoluta per la realizzazione di opere od attrezzature pubbliche – hanno un’efficacia limitata a cinque anni. Dopo la scadenza di questo termine le dette aree sono assoggettate alla suindicata disciplina prescritta per i Comuni sprovvisti di strumento urbanistico. Pertanto, attualmente, si può ritenere che la detta decadenza si sia verificata per buona parte dei Comuni della Provincia di Caserta. Gli amministratori comunali dell’agro aversano, e di Aversa in particolare, hanno tempo sufficiente per provvedere, sempre che non vogliano, per scelta politica, fermare ogni modalità di nuova edificazione non approvando i nuovi Piani urbanistici comunali.

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