Servizi sociali, riparte a pieno regime l’Ambito C3

di Redazione

Giuseppe SaglioccoAVERSA. L’Ambito socio sanitario C3 da maggio, dopo un proficui intervento del sindaco Giuseppe Sagliocco, è ormai operativo a pieno regime.

Nel corso di una delle ultime riunioni, tenute a Casaluce, si è proceduto anche alla costituzione dell’ufficio di piano, costituito dai dirigenti dei servizi sociali dei nove comuni e coordinato dal dirigente dei servizi sociali del Comune capofila, ovvero di Casaluce. L’ufficio di piano a breve, sulla scorta del lavoro di ricognizioni contabili espletato dal Commissario ad acta, che si prevede si concluderà entro i primi giorni di settembre, si dedicherà all’elaborazione del piano di zona 2012-2014.

Nel frattempo, il tavolo istituzionale nella seduta del 18 luglio scorso ha autorizzato i singoli Comuni alla gestione autonoma dei servizi fino alla fine del 2012. Il Comune di Aversa continuerà a garantire tutti i servizi: trasporto disabili, assistenza materiale disabili ed anziani, esenzione ticket scolastici, assistenza materiale scolastica. Sono stati rinnovati anche i Ptri in scadenza, con la previsione della compartecipazione dell’utente alla spesa sociale in base al reddito, così come ha richiesto la Regione Campania agli ambiti territoriali con proprio decreto numero 6/2010.

Resta solo un caso dove i familiari hanno rifiutato l’assistenza sanitaria che l’Asl ritiene adeguata, ed hanno rifiutato anche l’assistenza materiale che il Comune ha offerto loro (ben 5 ore al giorno).La richiesta dei familiari è un’assistenza ‘blindata’ presso un’unica struttura che, a detta degli stessi, sarebbe l’unica adatta. Tale rifiuto comporta maggiori difficoltà per la famiglia che nessuno può surrogare. A questo punto, per il Comune va fatta una riflessione: “Se la famiglia rifiuta l’assistenza Asl, e se rifiuta anche quella del Comune, quest’ultimo, pur volendo alleggerire le problematiche familiari, è impossibilitato materialmente, oggettivamente e legalmente ad accogliere la richiesta della famiglia. Resta, comunque, la disponibilità nei confronti della famiglia qualora dovesse ruotare l’orientamento già espresso”.

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