Discarica vicino scuola, Pizzi: “Non siamo responsabili dei ritardi”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Marzo 2012, l’Agenzia regionale per l’ambiente di Caserta (Arpac) impone la bonifica dell’area standard posta in via Guido Rossa adiacente alla scuola d’infanzia.

Un’area completamente dimenticata, tanto da diventare una vera discarica a cielo aperto in cui era possibile trovare di tutto. Non solo buste e sacchetti pieni di spazzatura ma anche materiale di risulta, elettrodomestici, abiti sdruciti, mobili rotti e persino pezzi di carcasse di autovetture. Dopo l’ennesima denuncia fatta dai residenti attraverso i media, interviene, ancora una volta, l’Arpac e impone all’amministrazione comunale di bonificare l’area. Per l’allora assessore all’igiene urbana l’intervento era già stato previsto, cosicché la sollecitazione sarebbe arrivata in ritardo.

Fine giugno 2012: l’area non è stata ancora bonificata. L’impegno imposto dall’Arpac non è stato osservato dalla precedente amministrazione, che ora non è più al governo cittadino, e la bonifica dell’area standard viene lasciata in “eredità” al nuovo sindaco Sagliocco e al suo esecutivo. Perché? A chiarire il mistero è il nuovo assessore all’igiene urbana Massimo Pizzi. “Nessuna mancanza da parte della precedente amministrazione che, anzi, dopo le sollecitazioni arrivate dall’Asl e dall’Arpac già nel 2009, si era attivata per tempo. Purtroppo, il mancato intervento è dipeso sola dalla mancanza dei fondi necessari ad effettuarlo e dalle vicissitudini burocratiche seguite all’impegno di erogare la somma da parte della Regione Campania”, chiarisce Pizzi. Documenti alla mano, l’assessore dimostra come, dopo le sollecitazioni arrivate, una prima volta nel 2009, prima dall’Asl, poi dall’Arpac, l’ente comunale avesse chiesto ed ottenuto un finanziamento di 700 mila euro per bonificare e recintare l’area.

La discarica di Via Rossa (video del 28.06.12)

“I fondi – ricorda l’esponente della giunta – furono concessi su finanziamento Por Fers 2007-2013, approvato con delibera 320 di giunta regionale del 19 marzo 2010, che ne assegnò anche a Santa Maria Capua Vetere e Calvi Risorta. Fu una delle ultime delibere delle gestione Bassolino e, come tutte quelle avvenute 45 giorni prima del voto regionale, fu sospesa da nuovo governatore Caldoro per autotutela”. “Successivamente – continua Pizzi – i fondi vennero sbloccati dal Governatore ma nel settembre 2011 furono di nuovo bloccati per le sanzioni imposte dalla Comunità Europea per il problema rifiuti della Regione Campania”.

A questo punto, in attesa di una modifica della decisione europea, rilevando la necessità di effettuare l’intervento, l’amministrazione, reperiti dei fondi propri, decise l’indizione della gara. “Infatti, – riprende l’assessore – fu redatta la determina e fu trasmessa la delibera relativa alla stazione appaltante per l’espletamento della stessa”. Questo accadeva il 24 febbraio 2012. Ad oggi la gara non è stata ancora bandita. Cosicché, pur avendo disponibili i fondi, che saranno reintegrati quando si sbloccherà il finanziamento regionale concesso, il Comune non può effettuare la bonifica dell’area. “Ma è solo questione di mesi, perché ci è stato garantito che l’appalto sarà aggiudicato nei prossimi giorni. La bonifica, – conclude Pizzi – con recinzione alta due metri, sarà cosa fatta per fine settembre, inizio ottobre”.

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