Rifiuti e tributi, il movimento Sld: “Il sindaco racconta storielle”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Cittadini, le mura della città e le vostre case sono state invase da un “avviso-manifesto”, un vero spreco di danaro pubblico, dove il Sindaco racconta delle vere e proprie storielle, indegne di tale carica.

E senza vergogna, rivolgendosi a voi, conclude con questa frase “Per amore della verità, il vostro Sindaco”! Ma che faccia tosta! Quale verità? In quel manifesto, oltre alle storielle, ci sono due menzogne che gridano vendetta !

LA PRIMA MENZOGNA, CHE DICE, è quella che in base ad una legge dello Stato a partire dall’anno 2010 il costo della T.A.R.S.U./T.I.A. viene deciso direttamente dalle Province e non più dalle amministrazioni Comunali.

Noi diciamo che Di Santo o mente, sapendo di mentire, oppure non sa nemmeno cosa gli scrivono! La legge, infatti, dice una cosa molto semplice, che tutti possono capire. La tassa è decisa per una parte dal Comune (servizio raccolta, spazzamento ed altro) e per un’altra parte dalla Provincia (servizio smaltimento e altro).

Quindi, ai cittadini di Sant’Arpino, oltre alla T.A.R.S.U./T.I.A. 2010 già pagata, viene chiesto di pagare una tassa aggiuntiva che sta arrivando a casa in questi giorni. Una tassa approvata con la Delibera di Giunta Comunale N. 205 del 27/12/2011, per un importo di € 422.360,15, di cui, come è scritto in una nota allegata alla delibera stessa, a firma del Segretario Generale, € 288.162,56 sono a favore della Provincia di Caserta per l’aumento della parte di competenza e, di conseguenza, la differenza di € 134.197,58 è l’aumento riguardante il Comune. E questo aumento chi l’ha deliberato? La Giunta Di Santo, forse, “a sua insaputa” !?

E i cittadini/contribuenti devono anche sapere che il costo dello smaltimento poteva essere addirittura molto inferiore se Sant’Arpino avesse avuto una raccolta differenziata efficiente, che avrebbe consentito di abbattere il rifiuto indifferenziato da portare in discarica.

Non senza dimenticare che, sin dal lontano 1998, i cittadini di Sant’Arpino si sono dimostrati attenti, disponibili e sensibili ad effettuare la “raccolta differenziata”. Come va ricordato che il nostro Comune fu prescelto dalla Regione Campania quale “Ente Pilota” per l’attuazione di uno dei primi progetti di “raccolta differenziata”, raggiungendo risultati del tutto ottimali.

Quindi, possiamo dire, senza ombra di dubbio, che il fallimento della “raccolta differenziata” a Sant’Arpino è un’altra gravissima inadempienza imputabile all’inefficienza e all’incapacità del sindaco Di Santo e dei suoi fedeli sodali! E ciò, nonostante la grande disponibilità dei cittadini che da anni richiedono e attendono che questa irresponsabile Amministrazione organizzi e sostenga una raccolta differenziata degna di questo nome. Cittadini pazienti e civili, ma delusi e che si domandano il perché di tale e tanta incapacità!

La verità è che la Regione Campania, e quindi nel loro ambito le Province, rispetto alla “raccolta differenziata si prefissava di realizzare gli obbiettivi stabiliti dalla normativa vigente, pari a:

· 35% entro il 31 dicembre 2010;

· 50% entro il 31 dicembre 2011;

· 65% entro il 31 dicembre 2012.

Sulla scorta di tale tabella la provincia di Caserta ha stabilito la quota di competenza per i Comuni, e tra questi S.Arpino, che non hanno raggiunto il 50% di raccolta differenziata nel 2011, è pari a 137,85 euro/tonnellata (più Iva, se dovuta),

Per quanto concerne invece i Comuni virtuosi che hanno raggiunto il 50% di RD entro il 31/12 /11 la quota scende a 98,47 euro/tonnellata,

Quindi, e ciò lo capirebbe perfino un bambino, il Comune di Sant’Arpino non avendo raggiunto l’obiettivo del 50% della raccolta differenziata al 31 dicembre 2011 è il vero responsabile anche dell’aumento a €137,85, cioè degli altri € 288.162,56 . Pertanto, il Sindaco Di Santo e i suoi sodali sono i soli responsabili dell’aumento della T.A.R.S.U./T.I.A. per l’importo totale di € 422.360,15!

LA SECONDA MENZOGNA Di Santo la dice rispetto alla privatizzazione dei tributi, asserendo che la ditta aggiudicataria del servizio sostituisce l’Equitalia, che secondo i nostri (dis)amministratori non poteva avere più proroghe, “in quanto sempre una legge nazionale vieta gli affidamenti (anche a società pubbliche) senza una regolare gara d’appalto”.

Noi diciamo che ciò è totalmente falso! La Iap non sostituisce l’Equitalia e non avrebbe potuto farlo. Infatti, il Sindaco e la “sua” (dis)amministrazione deliberarono la privatizzazione dell’ufficio tributi una prima volta il 16 dicembre 2009 e la seconda volta il 13 dicembre del 2010. La legge che richiama il Sindaco ‘falsario’, ma che per pudore non cita, è del 2011, cioè due anni dopo la prima deliberazione con cui fanno il “colpo” degli oltre milioni di 2 euro, oltre 4 miliardi di vecchio conio !

Il Sindaco afferma esattamente il contrario di ciò che dice la nuova norma. Scrive, mentendo sapendo di mentire, che è stato obbligato dalla legge (e sa bene che non c’è nessun obbligo) a privatizzare l’ufficio tributi e che lo doveva fare per sostituire l’Equitalia. Come dice il falso quando scrive sul divieto di affidamento a società pubbliche!

I cittadini pagheranno “caro e salato” questa scellerata scelta di privatizzare l’uffici tributi. Infatti già dai prossimi anni, ci saranno inevitabili aumenti dovuti agli incrementi dei costi di gestione e precisamente: guadagni della ditta privata, costi di esercizio della nuova sede di via Togliatti, nuove e clientelari assunzioni del personale dipendente. Si parla di 5/6 unità lavorative assunte a discapito dei tanti giovani e disoccupati santarpinesi!

Caro Sindaco, la verità è responsabilità. E tu, con quel manifesto-avviso, ti sei dimostrato un incapace, un irresponsabile e soprattutto un bugiardo!
Movimento S.Arpino Libera e Democratica
Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico