Tudisco: “Si vuole bissare la via giudiccianea?”

di Redazione

Mario TudiscoSANTA MARIA CV. Quando si scrive di vicende che ci riguardano in prima persona, c’è sempre il rischio di essere poco obiettivi.

Cercherò, quindi, di essere il meno parziale possibile. I fatti: quattro consiglieri del gruppo “I Sammaritani” (quattro, perché il consigliere Cappabianca ha fatto sapere di non condividere l’atteggiamento degli altri) hanno chiesto al Sindaco di rimuovermi dall’incarico di Assessore alla Cultura, promozione turistica, eventi e sport. A quanto pare, tali consiglieri avrebbero “minacciato” il Primo Cittadino di non votargli il bilancio se non fossero stati accontentati in questa loro richiesta.

Tutto ciò, senza motivare minimamente le pecche eventuali di cui mi sarei macchiato in qualità di delegato del Sindaco. A loro quattro basterebbe solo il mio defenestramento in modo tale da poter gestire in maniera presumibilmente clientelare le deleghe attualmente in mio possesso. Non mi è dato sapere se al posto mio vorrebbero un Assessore esterno oppure uno di loro si “sacrificherebbe” in giunta; ad occhio e croce escluderei questa seconda ipotesi in quanto i quattro consiglieri in questione non mi risulta siano accademici della Crusca. E, per dirla tutta, mi sfuggono anche le opere.

E d’altronde, fino ad ora il loro impegno amministrativo è stato caratterizzato da un silenzio assordante e dalla assoluta mancanza di programmazione e di proposte politico-istituzionale. Ciò premesso, sempre cercando di non essere troppo “Cicero pro domo sua “, mi sia consentito esternare alcune riflessioni.

1) Tali consiglieri sono stati eletti tutti tra le file delle liste civiche formate dalle Associazioni grazie all’impegno e alla passione di centinaia di persone che hanno scritto e sottoscritto un preciso programma elettorale. Hanno chiesto alle Associazioni un parere sul mio operato assessorile? Fino ad ora hanno mai dato spiegazioni ai Sodalizi Civici del loro operato amministrativo? Quali punti programmatici sono stati da loro evasi? E, in caso contrario, hanno spiegato anche alla cittadinanza come mai si sono discostati dalla piattaforma politica iniziale?

2) E’ lecito sostituire un Assessore senza una verifica amministrativa ad un anno esatto dall’insediamento, della Amministrazione in carica? Sostituire un Assessore dovrebbe essere una operazione politica su cui chiedere anche il parere delle altre forze di maggioranza; altrimenti le ragioni stesse della coalizione verrebbero a decadere. Inoltre, tale decisione comporta in se un vulnus grave e un altrettanto grave precedente.

3) Dulcis in fundo: un Sindaco che accettasse una tale imposizione agli occhi della Pubblica Opinione risulterebbe rafforzato o indebolito? Io penso che risulterebbe, quanto meno, poco di polso con il rischio che nel corso della sua Amministrazione tali imposizioni possano ripetersi a raffica. Al Sindaco, quindi, non converrebbe cedere, a meno che non voglia bissare la via giudiccianea al potere. Ma sappiamo tutti come finì quella esperienza.

Mario Tudisco

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