Nuovo Ufficio tributi nell’ex Mulino Buffolano

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Sono stati inaugurati ufficialmente il 22 giugno i nuovi locali dell’Ufficio tributi comunale all’interno dell’ex Mulino Buffolano.

Erano presenti il sindaco Biagio Di Muro, il presidente del consiglio comunale Dario Mattucci, gli assessori Carlo Russo e Paolo Busico, i consiglieri comunali Carmine Munno, Danilo Feola, Raffaele Cappabianca, Pasquale Ciarmiello e Carlo Troianiello, che sono stati accompagnati dal dirigente del settore finanziario Agostino Sorà e dalla responsabile dell’ufficio tributi Rosa Razzano.

“Il trasferimento di questi uffici – ha dichiarato il sindaco Di Muro – rappresenta un importante risultato, sia in termini di risparmio economico che in termini di funzionalità per l’utenza. La precedente sistemazione in piazza della Resistenza, in locali peraltro inadeguati, comportava un esborso mensile per il canone di locazione. La ristrutturazione dell’ex Mulino Buffolano, che ha consentito il recupero di un immobile comunale, è stata eseguita in economia”.

L’inaugurazione è stata l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti dal settore finanziario negli ultimi tempi, risultati che consentono al Comune di Santa Maria Capua Vetere di presentare un bilancio solido, di rispettare il patto di stabilità e di non gravare sui cittadini con aumenti tributari, grazie anche all’impegno del vicesindaco Antonio Scirocco. In particolare, gli uffici comunali hanno conseguito un recupero di tributi relativi agli anni precedenti (un milione di euro per la Tarsu e 700mila euro di Ici), con una previsione per il 2012 di un ruolo idrico di più di tre milioni di euro e più di otto milioni di Tarsu.

Un’incidenza positiva, in termini di recupero dell’evasione, proviene anche dalla riscossione dei tributi minori (Tosap, passi carrabili, affissioni e pubblicità), dove risulta quasi raddoppiata l’entrata rispetto agli anni passati, per un valore complessivo di circa 300mila euro. Tali somme e l’immissione a ruolo di nuovi contribuenti consentono all’amministrazione comunale di non aumentare la Tarsu. E’ da sottolineare infine la consistente riduzione dei consumi di acqua (nonostante l’aumento dell’utenza) con un notevole vantaggio per le casse comunali, al quale va aggiunto il risparmio di circa quattro milioni di euro sui canoni di depurazione relativi ad anni precedenti.

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