Udc: “Segnali di solitudine e di disperazione”

di Redazione

UdcORTA DI ATELLA. I nodi vengono al pettine… La politica irresponsabile e sterile portata avanti, in questi anni, da Angelo Brancaccio in qualità di sindaco e di consigliere provinciale ha lasciato solo macerie sull’intero territorio e disperazione nei cittadini.

Ancora, con una faccia tosta incredibile, si cerca di attribuire ad altri soggetti politici extraterritoriali responsabilità per atti amministrativi che sono solo frutto di un modo di governare “strampalato” ed “improvvisato”del governo cittadino.

Non si vuole capire, in alcun modo, che ormai questi teatrini stantii non sono più credibili e digeribili da un popolo sfiduciato e avvilito perché cosciente di essere stato preso in giro da persone che hanno, da circa quindici anni ,nelle loro mani il governo cittadino che oggi personifica, in pieno, il fallimento e la disperazione di un territorio.

Siamo arrivati ad una commedia grottesca e divertente con l’ultimo articolo, a firma del primo cittadino, apparso su Pupia alcuni giorni fa.

Un politico che viene costretto, dalla consapevolezza e dall’eclatante fallimento della sua azione politica ed amministrativa sull’intero territorio, a cantare inni e lodi ad un suo collega di un paese viciniore, fino a ieri, nella sua distorta fantasia, suo acerrimo nemico. Si tenta, in questo modo, di riacquistare credibilità agli occhi dei suoi concittadini e si approfitta per lanciare, in modo strumentale, fantasiosi attacchi al Presidente Zinzi addebitando allo stesso le colpe dell’aumento della TARSU per poi ammettere candidamente che il TAR non ha avallato le posizioni espresse dal governo cittadino in un ricorso presentato sulla stessa problematica. E, volutamente e in malafede, ci si dimentica del mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata, prevista dalla norma, per incapacità ed inefficienza sul piano gestionale, del mancato censimento utile per ridurre sensibilmente il tasso di evasione e non da meno dell’incremento esagerato delle spese di personale per pura clientela.

Uno spettacolo indecoroso e vergognoso che sancisce il definitivo tramonto di un politico che dimostra giorno dopo giorno di non avere più forza propositiva in termini politici ed amministrativi al punto da lasciar intravedere, nel suo articolo su Pupia, la sua completa solitudine e la sua piena disperazione nel tentare di proporre al suo collega sindaco di Sant’Arpino alleanze strumentali , strategiche ed inaccettabili sul piano politico a livello provinciale per ritrovare una improbabile rappresentatività per risolvere i problemi del nostro territorio.

Cari cittadini ci ritroviamo oggi, dopo due anni dall’insediamento del Consiglio Provinciale e dopo tanti proclami del primo cittadino sulla adeguatezza delle sue potenzialità politiche ed amministrative per incidere sull’agenda politica provinciale, a non aver avvertito minimamente l’incisività della sua azione.

Un’azione che si è limitata a raccontare dello spreco di risorse (!!!) del governo provinciale senza valutare che la variabile “spreco” , da tantissimi anni, è il pezzo forte del governo locale come dimostrano, in modo inequivocabile, tutti gli atti di denuncia prodotti dalle forze di opposizione. A questo si aggiungano le posizioni ridicole e strumentali che sono state assunte dal primo cittadino su delibere della giunta provinciale con “foto istrioniche con bavaglio” con l’intento di lasciare intravedere la mancanza di democrazia e di libertà da parte del Presidente Zinzi, dimenticando il caro sindaco che, in tutti questi anni,ha dimostrato a tutti i suoi concittadini, sistematicamente, di utilizzare tali valori in una versione discutibile e molto personalizzata.

E’ patrimonio di tutti ,la certezza che l’azione politica ed amministrativa sul piano locale e, in special modo, sul piano provinciale non hanno contribuito alla crescita del nostro territorio e alla soluzione dei problemi dei cittadini.

E’ convincimento della stragrande maggioranza dei cittadini che il Presidente Zinzi ha dimostrato di saper operare bene nell’interesse del nostro territorio e ne è testimonianza l’altissimo indice di gradimento del suo operato sancito, come ben si sa, da soggetti totalmente al disopra delle parti e non legati al nostro territorio né tantomeno al carro politico di parte.

L’azione amministrativa del Presidente e della sua squadra di governo, in appena due anni, ha restituito orgoglio di essere casertani, visibilità positiva in termini culturali e di vivibilità oltre confine ad un territorio che è balzato agli onori della cronaca, nel passato ,solo per fatti legati alle forze di camorra.

I problemi da risolvere sono complessi e ancora tanti ma è innegabile che l’azione costante e qualificata del governo provinciale ha innescato un processo di crescita e di sviluppo del nostro territorio. Ci rassicura e ci rende ottimisti, per il futuro, la sensibilità umana e politica e, non da meno,l’operatività e l’impegno continuo e qualificato del nostro Presidente.

Per opportuna conoscenza agli addetti ai lavori e a tutti i cittadini dell’agro atellano vogliamo ribadire che noi uomini dell’UDC siamo una squadra compatta e qualificata in piena sintonia con il nostro leader Zinzi ed in particolare del nostro consigliere provinciale sindaco di Sant’Arpino Eugenio Di Santo.

Uomo di punta del nostro territorio, carismatico, equilibrato e sensibile politico che, in appena due anni, insieme a tutti noi, ha contribuito a determinare sintesi politica e coesione in tutto l’agro atellano al punto di essere diventato, come ha ricordato il Brancaccio, politico di spicco a livello provinciale e figura rappresentativa dei partiti dell’intero territorio atellano.

Siamo una squadra coesa con libertà di critica, di contrasto se occorre e di confronto teso a salvaguardare gli interessi del nostro territorio nei confronti dei riferimenti extraterritoriali ed in particolare del nostro Presidente Zinzi.

Non siamo, quindi, alle dipendenze di un “capo” che ha il potere di vita e di morte culturale e politica sui suoi adepti ma un gruppo di amici che si confronta con il suo leader che conserva il legittimo ed indispensabile potere di darci utili suggerimenti, come un buon padre di famiglia e che riserva, sistematicamente, alle nostre persone e ,principalmente, al nostro territorio affetto, amicizia, sensibilità e piena e convinta disponibilità.

Sono queste le premesse che danno la certezza che, nonostante gli strumentali e maldestri tentativi di destabilizzazione nella nostra famiglia politica, non c’è spazio per la costituzione nell’agro atellano di “armate brancaleone” né di “bande” improvvisate per uso personale.

Sono solo ricordi di un passato che va dimenticato e rinnovato nella giusta direzione e con gli opportuni obiettivi a favore del popolo tutto da uomini che nel loro DNA politico hanno come primario obiettivo il raggiungimento del “bene comune”, l’accettazione di un pluralismo di ampio respiro e valori veri che alimentano certezze di democrazia, libertà e rispetto per i propri simili.

Caro sindaco della maggioranza vogliamo chiudere queste nostre modeste considerazioni ricordandoti, con affetto del passato mai rinnegato, che c’è per tutti, e quindi anche per te, un momento nella vita in cui con umiltà, con serenità,con tanto senso di responsabilità e con immenso affetto per il proprio paese, bisogna maturare il convincimento e la consapevolezza di un fallimento politico ed amministrativo e prendere atto delle astrusità commesse nei confronti dell’intero territorio e delle persone in tutti questi anni.

Non sarà un disonore per te ma anzi una prova di maturità e un riscatto agli occhi dei tuoi concittadini prendere atto che un ciclo politico ed amministrativo si è chiuso e che non c’è forza e credibilità per raccontare, per il futuro , qualcosa di buono per il nostro territorio.

E’ giunto il momento ed è opportuno pensare a se stessi lasciando al loro destino cani randagi e mercenari che non hanno mai lavorato per farti capire e di lasciare ai giovani ortesi il compito di continuare questa ardua impresa.

Essi porteranno pacificazione e serenità e forse sapranno meglio interpretare, grazie alla loro adeguata sensibilità e alle loro elevate capacità,la complessità del mondo attuale e dei problemi gravissimi del nostro paese.

La sezione UDC di Orta di Atella
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