Rifondazione: “Amministratori che somigliano alle maschere nude”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. La latitanza di questa amministrazione è insita nel carattere e nel modo di fare politica di questi personaggi che somigliano sempre più alle maschere nude degli attori pirandelliani.

Come personaggi in cerca di un autore vagano ignari e incoscienti tra le macerie sociali e politiche del nostro paese, incapaci di trovare una forza che sappia capovolgere e negare la gerarchia politica in cui,ahinoi,si sono addentrati.

Oggi Orta vive nell’illusione di una pratica di democrazia che in realtà non esiste,vive nel paradosso più totale,in balia di decisioni e scelte che per il popolo,per il bene comune hanno chiaramente il carattere dell’inazione. Si perché per il cittadino,per il lavoratore,per lo studente il copione è sempre lo stesso,la commedia è ormai una replica copiosa.

Non è un caso che ad oggi non vi sia alcuna traccia del bilancio di previsione 2012, quello che in qualsiasi comune diventa un momento cruciale di dibattito democratico e di programmazione amministrativa su quanto fatto e su ciò che si intende fare per l’anno di riferimento. Ma ad Orta no!
Si ostinano a parlare di Puc, mentre ad Orta latita ogni tipo di servizio. Basti pensare che si sono chiuse le scuole e i bambini aspettano ancora le borse di studio; i contributi sui fitti sono fermi al 2005 mentre gli altri comuni dell’intera regione Campania stanno già provvedendo a quelli relativi al 2010- per non parlare delle tariffe della tarsu, che sicuramente aumenteranno perché non è stata raggiunta la percentuale fissata per legge sulla raccolta differenziata mentre si continua con una gestione clientelare del servizio.

Ormai questa amministrazione naviga a vista! Manca qualsiasi momento di confronto con le forze politiche e con la cittadinanza. Si mostra attenta e celere solo quando devono approvare schemi di convenzione che riguardano l’ampliamento del centro commerciale e altri interessi dei vip. Il popolo, invece, è stato completamente abbandonato!
Non è niente, ad esempio, se il cittadino, come un “novello tarzan”, si deve districare nella caotica jungla dell’ufficio postale perdendo tempo libero, giornate di lavoro (per i pochi fortunati che ancora lavorano) e perdendo ‘o suonno e ‘a fantasia. Hanno deciso, ormai, di non voler più avere contatti con il popolo, e lo dimostra il fatto che hanno istituito il servizio di vigilanza in barba al diritto democratico della collettività di usufruire della casa comunale. Loro hanno posti riservati e corsie preferenziali, mentre noi cittadini “normali” dobbiamo districarci nell’orgia dei clacson e della nevrosi che è l’urbanistica e la viabilità del nostro paese.

Bisogna solo resistere, anche perché si avverte una vera e propria presa di coscienza dell’inettitudine dell’amministrazione da parte dell’intera cittadinanza. La rivoluzione è già in atto!

Speriamo che i nostri amministratori trovino un buon “soggetto” che sia prima di tutto equo e utile per la collettività, il vostro copione è fin troppo scontato e ripetitivo. Ormai si è arrivati al punto che o cambiate regista o togliete le maschere e vi presentate per quello che siete.

Rifondazione Comunista – Orta di Atella

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