Di Santo a Brancaccio: “Occorre dialogo istituzionale”

di Redazione

Eugenio Di SantoORTA DI ATELLA. Avverto il dovere di ringraziare il collega Sindaco di Orta di Atella, Angelo Brancaccio, per le bellissime parole e gli elogi che ha indirizzato alla mia persona, …

… pur nella consapevolezza di non avere tutti i meriti espressi e di essere semplicemente un modesto servitore del mio popolo e dell’intero territorio dell’agro atellano.

Concordo perfettamente con il mio collega sulla necessità che un impegno comune e condiviso debba essere la premessa inderogabile per innescare un processo di crescita e di sviluppo per il nostro martoriato territorio.

A differenza di quanto affermato dal sindaco Brancaccio, mi preme però sottolineare che non si debba parlare di patto istituzionale, ma di dialogo istituzionale, e non vada inteso come esigenza di singole persone né strumento straordinario per affrontare particolari problematiche ma deve essere una metodologia abituale che deve coinvolgere tutte le forze politiche del territorio atellano, indipendentemente dalle appartenenze partitiche, per ritrovare, in modo sinergico e produttivo, le soluzioni a tutti i problemi che condizionano la vivibilità della nostra comunità atellana

Credo, umilmente, che non sia opportuno creare ulteriori sovrastrutture per consentire il dialogo Istituzionale tra due comuni vicini, che tra l’altro operano per tante cose in continuo contatto, bastano i luoghi deputati a tale compito, Unione dei Comuni, Consiglio Provinciale, ambito istituzionale CE3, per fare solo qualche esempio.

Per la qual cosa, mi corre l’obbligo di estendere, così emendata, la proposta del Sindaco di Orta, anche a tutti gli amministratori dei paesi viciniori sottolineando che un più stretto dialogo può solo determinare migliori opportunità sul piano amministrativo e una maggiore e più qualificata operatività nel rispetto dei convincimenti politici e personali di tutti i soggetti coinvolti.

Nell’ottica di contribuire a fare chiarezza e ad evitare inutili strumentalizzazioni desidero solo ribadire che il rapporto con il Presidente Zinzi è improntato sulla lealtà reciproca e sul confronto pur nella legittima libertà di poter dissentire ed assumere consequenzialmente posizioni diversificate, su problematiche che potrebbero arrecare disagi e problemi ai nostri concittadini.

Pertanto non è opportuno né corretto, e questo vale per tutti, strumentalizzare e/o criminalizzare una differenziazione politica e/o amministrativa nei confronti dei riferimenti extraterritoriali perché alla base di tutto resta da parte mia e di tutti gli amici del mio partito il convincimento che il progetto dell’Udc vada alimentato con determinazione nel tempo facendo tesoro dei suggerimenti e delle qualificate competenze politiche ed amministrative dei nostri referenti nazionali, regionali e provinciali.

E’ innegabile la gioia e la soddisfazione per aver contribuito, in modo determinante, alla costituzione del coordinamento Udc atellano che rappresenta non solo il fiore all’occhiello a livello provinciale ma, principalmente, un forte e qualificato punto di riferimento efficace ed utile per catalizzare l’attenzione e l’impegno adeguato da parte degli organismi extraterritoriali nei confronti del nostro territorio.

Colgo questa occasione, nel riconfermare piena condivisione e massimo impegno, per ringraziare tutti gli amici Udc dell’agro atellano ed in particolare gli amici di Orta di Atella per le lusinghiere considerazioniche hanno riservato alla mia persona nonchè per la lealtà, l’equilibrio e la competenza con cui alimentano la loro azione politica e amministrativa per il bene della comunità tutta.

Il sindaco di Sant’Arpino e consigliere provinciale Eugenio Di Santo

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