Ritiravano pensioni di persone decedute: 13 indagati nel Casertano

di Redazione

 CASERTA. Beni per un valore di 290mila euro sequestrati a 13 persone accusate di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato.

Al termine dell’inchiesta “Eterno riposo”,condotta dai finanzieri del comando provinciale di Caserta, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, gli indagati (tre dei quali finiti agli arresti) incassavano pensioni di persone decedute, in qualità di delegati al ritiro o cointestatari di conti correnti su cui gli importi venivano accreditati, mediante fraudolente attestazioni di esistenza in vita del beneficiario. In alcuni casi venivano incassate somme anche superiori a 100mila euro. Gli indagati sono residenti tra Capodrise, Curti, Mignano Montelungo, Villa Literno e Maddaloni.

Le indagini hanno preso il via dall’incrocio dei dati acquisiti presso gli Uffici anagrafe dei Comuni della provincia di Caserta e dai dati relativi alle prestazioni previdenziali ed assistenziali corrisposte dall’Inps in favore di soggetti residenti nella stessa provincia e dalla conseguente rilevazione di alcune anomalie costituite dalla erogazione delle prestazioni pensionistiche in favore di soggetti risultati deceduti. Successive verifiche presso gli uffici postali e gli istituti bancari di riferimento hanno consentito di accertare che le somme risultavano regolarmente incassate post mortem.

Nei mesi precedenti si è proceduto all’arresto in flagranza di due degli indagati, colti dai militari all’atto dell’ennesima indebita riscossione del rateo pensionistico. Oggi, invece, sono stati sottoposti a sequestro, in vista di futura confisca, terreni, fabbricati, autovetture e conti correnti nella disponibilità degli indagati per un valore corrispondente alle prestazioni economiche da ciascuno illecitamente percepite.

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