Monti: “Il governo lavora per la crescita”

di Redazione

Mario Monti ROMA. “Il governo è entrato nella fase due e adesso coltiva la crescita”, ha detto Mario Monti all’indomani del varo del decreto sviluppo da parte del Consiglio dei ministri.

“Da una prima lettura dei giornali – ha detto il premier – ho visto commenti piuttosto positivi all’approvazione del decreto legge per lo sviluppo. Tuttavia, molti hanno notato che il governo ha cambiato agenda. Non vorrei deludere, ma non c’è stato un cambio d’agenda, siamo in assoluta continuità: il governo lavora per la crescita”.

“Prendere provvedimenti per la crescita è un percorso lungo e faticoso – ha detto Monti – presto vedremo alcuni effetti, ma non sono cose che possono essere misurate nel mese o nel trimestre. Tutte le liberalizzazioni e semplificazioni che hanno costellato l’agenda del governo fino a ieri non sono provvedimenti che non hanno a che vedere con la crescita. Ieri abbiamo potuto concentrarci meglio, non è un cambio di passo o di direzione, sono tutti provvedimenti orientati alla crescita”.

“Ci siamo spostati dall’orlo del precipizio – sottolinea il premier – solo che il cratere del precipizio si sta allargando e siamo di nuovo in una crisi che ci sta rincorrendo”. “Abbiamo avviato un’importante politica di dismissioni del patrimonio pubblico. – ha detto Monti – Ci potreste chiedere perché non l’abbiamo fatto subito: sarebbe stato un messaggio sbagliato al mercato e alla comunita internazionale”. “E’ da discutere – ha aggiunto il premier – l’opportunità di vendere al mercato le grandi aziende (Eni, Enel e Finmecanica, ndr) in un momento in cui le quotazioni sono basse e si perderebbe l’opportunità di fare una strategia industriale”.

CASINI. “Se non ci fosse Monti e se l’Udc non avesse fatto le sue scelte saremmo nella situazione drammatica in cui è la Grecia e forse anche la Spagna”, ha detto oggi il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, che ha difeso la scelta del partito di creare il terzo Polo e ha confermato l’appoggio al governo. “Monti ha difficoltà perché chi dovrebbe aiutarlo continua a trovare critiche come sul ddl anticorruzione, sul dl sviluppo o sulla mozione che aiuta il premier a sostenere nella Ue le ragioni del nostro Paese”.

ALFANO.“Sui giornali avevo visto che erano stati stanziati 80 miliardi per la crescita; poi ho capito che erano 1 reale e 79 virtuali. E’ come se noi, approvando il piano casa, avessimo detto che venivano non affidati ma stanziati 50 miliardi”, ha detto Angelino Alfano, annunciando per prossima settimana le proposte del Pdl per la crescita. Sulle norme del decreto Alfano preferisce non dare giudizi perché “le liti fra i ministri hanno impedito di approvarlo ed è stato approvato salvo intese, quindi quando avremo modo di leggerlo lo giudicheremo. Già la prossima settimana, come Pdl, presenteremo le nostre proposte per la crescita”.

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