Il legale di Vantaggiato: “Non voleva compiere altri attentati”

di Mena Grimaldi

 BRINDISI. Dopo il ritrovamento da parte degli inquirenti di altre tre bombole di gas nel terreno di proprietà di Giovanni Vantaggiato, il reo confesso dell’attentato alla scuola di Brindisi, il legale smentisce che il suo assistito avesse l’intenzione di compiere altri attentati.

“E’ stato il mio assistito a indicare agli inquirenti, durante l’interrogatorio di garanzia, il posto dove aveva effettuato delle prove – ha detto l’avvocato Franco Orlando all’Adnkronos -. Nessuno gli ha fatto una domanda specifica sull’esistenza di altre bombole nell’uliveto. E per questo lui non ne ha parlato. E comunque le aveva preparate tutte e sei ma ne ha portate solo tre a Brindisi perchéun numero maggiore non entrava nel bidone della spazzaturanel quale ha collocato quelle che poi sono esplose”.

Secondo il legale, dunque, Vantaggiato non le aveva portate con se, il 19 maggio scorso, giorno in cui morì Melissa Bassi e altre 5 ragazze rimasero gravemente ferite, solo perché non entravano nel cassonetto.

Sulle bambole di pezza, invece, che sarebbero servite per capire gli effetti dell’esplosione, Orlando ha detto di non saperne nulla.

Intanto, gli inquirenti continuano ad indagare su eventuali complici che avrebbero aiutato Vantaggiato nel trasporto delle bombole. Ipotesi resa possibile dalle stesse dichiarazioni del 68enne di Copertino che, durante l’interrogatorio, più volte ha parlato al plurale proprio in riferimento al trasporto del cassonetto con le bombole.

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