Australia sotto shock: abusi sessuali e nonnismo su reclute

di Mena Grimaldi

 SYDNEY. Australia sotto shock per uno scandalo che scuote le sue forze armate, accusate di aver tollerato per decenni un diffuso nonnismo che si traduceva in riti di iniziazione e terribili abusi sessuali su reclute.

Dopo anni di insabbiamento, a pubblicare il rapporto completo è stata l’emittente Abc che ha dimostrato come le violenze venivano perpetrate da più di mezzo secolo anche a minori di 13 anni, ovvero quando tale età era il mimino per il reclutamento prima dell’innalzamento ai 17 anni.

L’emittente Abc ha mostrato le testimonianze di alcune vittime: “Mi portò nella sua stanza, mi tolse i vestiti e mi penetrò”, ha raccontato John, ex recluta dell’aeronautica. “Fui violentato da un 50enne, che abusò sessualmente anche di altri minori nell’Air Force a quel tempo”, ha aggiunto, spiegando di aver avuto seri problemi psichiatrici nel corso della sua vita.

Nel rapporto governativo si parla anche di casi di vittime che si trasformarono successivamente in violentatori e di testimonianze secondo cui gli abusi subiti potevano servire a fare carriera. Gli abusi sessuali hanno preso di mira anche e soprattutto le donne, dopo che sono state ammesse nelle forze armate australiane. Secondo un dato del ministero della Difesa di Canberra citato da Peace Reporter, il 74% delle donne in divisa hanno subito molestie o violenze di qualche genere.

Il primo ministro Julia Gillard ha definito il caso “profondamente angosciante” e ha ventilato la possibilità di istituire una commissione d’inchiesta pubblica, anche alla luce delle reticenze del ministro della Difesa, Stephen Smith.

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