11 giugno 2012: 15 anni dalla morte di Silvia Ruotolo

di Redazione

Silvia RuotoloNAPOLI. Il ricordo come impegno al cambiamento, l’amore, i colori, la gioia nello stare insieme come anestetici ad un dolore insanabile.

Così è stata pensata da Alessandra Clemente, presidente delle Fondazione Silvia Ruotolo, la giornata di commemorazione del quindicennale della tragica, quanto più insensata, scomparsa della madre, Silvia Ruotolo. L’11 giugno del 1997 Silvia stava tornando a casa, tenendo per mano il piccolo Francesco di cinque anni, di ritorno dall’asilo nel quartiere Vomero Arenella. Alessandra, affacciata al balcone di casa, si trovava ad assistere ad una sparatoria tra i clan locali e, nel giro di pochi secondi, vedeva la mamma riversa a terra priva di vita, colpita da una pallottola vagante. Quindici anni dopo, la promessa che aveva fatto papà Lorenzo ai suoi bambini: “Mamma non sarà mai dimenticata” è stata mantenuta.

La riprova sarà appunto la giornata dell’11 in cui la Fondazione promuoverà l’iniziativa “Tutto ciò che libera unisce”. Il programma prevede diversi momenti in cui saranno valorizzati tutti coloro che quotidianamente si adoperano e lottano contro le sopraffazioni e l’ingiustizie. Il raduno è fissato alle 9.30 nei “Giardini Silvia Ruotolo” di piazza Medaglie d’Oro, a Napoli, dove gli avvenimenti si succederanno a ritmo serrato.

Mostre fotografiche, esibizioni di musica popolare, presentazioni di libri e spettacoli a cura di scolaresche della città si alterneranno a momenti istituzionali, come il ricordo di Silvia tenuto da don Ciotti in mattinata, e la passeggiata Antiracket con il procuratore nel pomeriggio. I vari appuntamenti saranno caratterizzati dalla presenza di chi, come Alessandra e i membri dell’associazione Pol.i.s, hanno deciso di trasformare il dolore per la perdita dei propri cari in forza costruttiva per il cambiamento di una realtà ammantata dal potere criminale.

Di grande impatto simbolico è, in tal senso, il picnic nei Giardini realizzato con i prodotti delle Terre di Libera e della Nco, e la degustazione gastronomica serale curata di Sapori di Nopizzo; una terra di sangue, attraverso la legalità ed il lavoro, è capace di produrre il buon frutto. La commozione non potrà mancare quando a prendere la parola saranno parenti e amici che ricorderanno Silvia Ruotolo.

Allo stesso modo,la celebrazione eucaristica, prevista alle 19.15 nella chiesa dell’Immacolata, evocherà la struggente celebrazione, in cui Lorenzo comprese di aver perso l’amore di sua moglie e un bambino di 5 anni ed una ragazzina di 10 furono strappati dalle amorevoli braccia della loro madre. Per errore. L’errore di aver permesso che, in una giornata di giugno, una delle strade più affollate di Napoli, si trasformasse in uno scenario da Far West. Riprendersi le città che erano state cedute alle mafie, ridare dignità a un popolo vittima e, allo stesso tempo complice, del malaffare è ciò che si propone l’Onlus Silvia Ruotolo. Il mezzo con cui Alessandra ed i suoi hanno deciso lottare è stato quello di condividere il loro insopportabile dolore con gli altri. La promessa che aveva fatto il papà, dopo tre lustri si è realizzata: nessuno dimenticherà Silvia Ruotolo. Mai.

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