Sagliocco: “Entro sabato le deleghe agli assessori”

di Nicola Rosselli

Giuseppe SaglioccoAVERSA. “Credo di poter chiudere la partita dell’assegnazione delle deleghe ai sette assessori entro sabato”. Il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco, così come aveva fatto con la formazione della sua giunta, cerca di dettare i tempi anche in questo caso.

L’obiettivo dichiarato è quello di non perdersi dietro a chiacchiere fatte, “manuale Cencelli” alla mano, e cercare di chiudere anche questa partita non rimandando ogni cosa alle calende greche della politica. “Più passa il tempo, – dice il primo cittadino – più si rischia di restare avvitati in discussioni che potrebbero anche non avere senso. L’esecutivo deve operare a pieno regime in tempi brevi. Abbiamo il dovere verso chi ci ha votato e verso tutti gli aversani di amministrare. Le cose da fare sono tante”.

E, in verità, Sagliocco, in questo primo lasso di tempo della sua sindacatura, ha abituato i suoi concittadini all’attivismo sin dall’inizio, anche quando è stato da solo in attesa che i partiti raggiungessero l’accordo sulla composizione dell’esecutivo. Giovedì, per la prima volta da quando è stato eletto, non è stato nel palazzo municipale. “Mi sono preso un giorno di riposo – ha dichiarato Sagliocco – ma, ovviamente, non si riesce mai a staccare del tutto”.

Sulle modalità di attribuzione delle deleghe il sindaco non ha dubbi: “Non si possono non privilegiare le competenze specifiche dei singoli assessori. Di conseguenza i settori delegati seguiranno, in linea di massima, il criterio delle professionalità individuali”. Quale sarà l’iter per giungere alle attribuzioni delle deleghe? Le forze politiche che compongono la maggioranza (almeno quelle rappresentate nell’esecutivo) hanno già, di fatto, raggiunto un’intesa di massima. Non a caso il sindaco afferma: “Non credo ci sia bisogno di uno specifico incontro interpartitico. Mi limiterò a sentire i responsabili locali per le ultime limature. Non dimentichiamoci che andava fatto, ed è stato fatto, anche un lavoro di limatura e accorpamento di settori contigui per portare le deleghe da dieci a sette, tenuto conto del ridimensionamento dell’esecutivo voluto dalla legge”.

Sull’assegnazione delle deleghe la pensa diversamente il consigliere comunale della Federazione degli Autonomisti, Paolo Santulli, che ha dichiarato: “Spero che almeno sulle assegnazioni delle deleghe ci sia un passaggio nell’interpartitico. Noi, come noto, non abbiamo avuto assessori (e non sappiamo nemmeno per quale motivo), ma non per questo dobbiamo rimanere fuori da ogni decisione”.

Sin qui le dichiarazioni, ma in città le deleghe si danno già per certe in questo modo: al vicesindaco in rosa Nicla Virgilio (Pdl ex Fi), come da desiderata pubblicamente espressi, dovrebbero andare la cultura e la ubblica istruzione; a Guido Rossi (Noi Aversani) il bilancio e la programmazione complessa (Piu Europa); ad Elia Barbato (Pdl ex Fi) i lavori pubblici; a Romilda Balivo (Udc) la riconferma alle pari opportunità e le politiche sociali; a Raffaele De Gaetano (Udc) gli affari generali e il commercio; a Ninì Migliaccio (Nuovo Psi) l’ambiente e l’igiene urbana; a Massimo Pizzi (Pdl ex An) l’urbanistica.

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