Cella vuole gruppo indipendente, e l’Idv minaccia espulsione

di Antonio Arduino

Salvino CellaAVERSA. Undici giugno, dopo il giuramento del sindaco Giuseppe Sagliocco, il candidato sindaco del centrosinistra Salvino Cella, eletto consigliere comunale, annuncia la nascita del gruppo consiliare “Cella Sindaco” e l’Italia dei Valori minaccia di espellerlo dal partito.

Ricordando che il neo consigliere comunale è anche consigliere provinciale, rappresentando nel parlamentino casertano proprio il partito di Antonio Di Pietro, abbiamo chiesto a Cella che senso avrebbe questa “minaccia” se davvero dovesse avere seguito. “Io sono dell’Idv e rappresento il partito nel consiglio provinciale dove continuerò ad essere dell’Idv”, esordisce. “Ma – aggiunge – mi è parso doveroso dare visibilità al movimento civico, rappresentato dalla lista Cella Sindaco, che ha ottenuto da solo una percentuale di preferenze che dimostra l’assenza dell’Idv dalla città di Aversa”.

“Un’assenza – continua Cella – manifestata chiaramente dagli organi del partito che sono intervenuti, su mio diretto invito, alla presentazione della coalizione di centrosinistra fatta nella sala del ristorante il Boschetto da Antonio Di Pietro che è letteralmente scomparso dopo quel giorno, così come tutto i vertici del partito”. “Durante la campagna elettorale e dopo il voto nessuno né Di Pietro, né i vertici locali e provinciali dell’Idv si sono presi la briga di contattarmi. Sia pure solo per dirmi bravo vai avanti. Dall’Idv non è arrivato alcun tipo di aiuto, né morale, né organizzativo, né economico. Tanto che ho dovuto sostenere personalmente le spese elettorali di alcuni candidati presenti nella lista dell’Idv”.

“Malgrado tutto questo, dopo il voto, i vertici locali dell’IdV sulla stampa si sono vantati – ricorda – di avere eletto due consiglieri che, guarda caso, erano il sottoscritto, capolista di una civica che era partita da sola, e un candidato espressione di quella stessa lista civica. Due consiglieri eletti dagli aversani che hanno scelto di non votare i partiti”. “Questo insieme al risultato numerico ottenuto dall’Idv che ha raggiunto il 2 per cento con 614 voti contro i 1547 pari al 5 e passa per cento della lista Cella Sindaco dimostra – sottolinea il neo consigliere – come la gente abbia votato la civica e non il partito di Di Pietro che ad Aversa non esiste”.

“Di conseguenza era doveroso dare un segnale di rispetto alla cittadinanza che si aspetta una opposizione attenta, costante e puntuale sull’operato della maggioranza, perché gli amministratori eletti rispettino gli impegni e le attese degli elettori, non gli interessi dei partiti”, conclude Cella, ribadendo il concetto di essere un tesserato dell’Idv.

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