L’Abbazia e FaBeR

di Redazione

Fabrizio De AndrèSANTA MARIA CV. All’Abbazia di Santa Maria Capua Vetere non accade mai nulla di convenzionale. Si cerca sempre qualcosa che sia al di fuori del “già visto, già sentito”.

Giovedì 31 maggio vi aspetterà una serata raffinata, una serata amarcord. I clienti trascorreranno le loro ore sotto una fitta pioggia di frasi, suoni, parole e musiche di una delle più grandi personalità artistiche dell’ultimo mezzo secolo italiano. Stiamo parlando senza soggetto, eccolo: Fabrizio De Andrè.

Discusso e amato e osannato e sregolato. Fumava come se fosse tutto parte del suo respiro, come se i suoi polmoni fossero solo tubi di passaggio per il veleno della vita. Viveva sfidando la morte e la religione e sempre in bilico su una fune sottile che orizzontale gli contava i passi falsi. Prendete una canzone di De Andrè, leggetela attentamente, sottraetele la musica, ecco…le parole diventano più dense, stiamo parlando di poesia, stiamo scorrendo con gli occhi le parole di un poeta “sui generis” ma astuto come pochi.

Le sue frasi sono linee orizzontali che si mescolano al riverbero del suono solipsistico di ogni individuo, andandone a deliziare l’udito, penetrando ancor più a fondo fino ad entrare in collisione con la loro anima. L’arte vera non muore mai e colui che l’ha creata vive eternamente nella passione della gente. Questo è Fabrizio De Andrè. All’Abbazia sarà possibile ascoltare tutta la discografia di Faber.

Ogni cosa da lui detta e scritta e suonata. Un evento da non perdere per gli appassionati, e forse un po’ per tutti. Un buon piatto, un’ottima birra e De Andrè. Per passare tempo lieto un mix migliore è davvero difficile da miscelare.

Vi aspettiamo giovedì sera, noi e Faber. All’Abbazia, via De Gasperi 88, Santa Maria Capua Vetere.

di Francesco Borrasso

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