Imu, gli Indignati chiedono “equità e giustizia sociale”

di Pina Vitolo

 SAN MARCELLINO. Il comitato civico ‘Gli indignati per San Marcellino’ ha presentato in mattinata una richiesta riguardante l’Imu, l’imposta municipale unica, ovvero la nuova tassa sulla casa, al primo cittadino Pasquale Carbone e al capogruppo della minoranza Anacleto Colombiano.

“L’amministrazione comunale di San Marcellino, in questo momento di grave crisi, deve dimostrare in concreto con il proprio operato di schierarsi al fianco del suo popolo, – si legge dalla richiesta – evitando di mettere le mani in tasca ai cittadini con la nuova Ici prevista per la prima casa”.

“Pur non potendo sottrarci all’imposizione della legge – spiega il comitato civico – il consiglio comunale, nella sua interezza, potrebbe stabilire un principio di equità e di giustizia sociale riducendo l’Imu allo 0,2 % per la prima casa e sgravando, in questo modo, la stragrande maggioranza della popolazione da una tassa che riteniamo ingiusta ed iniqua”.

“Proprio in un momento drammatico per le famiglie, dove il disagio spesso sfocia in tragedia, il governo Monti avrebbe dovuto alleggerire la pressione fiscale sui cittadini incentivando piuttosto salari e pensioni. La prima abitazione – sottolinea il gruppo – è sempre qualcosa costruito dopo sacrifici di lavoro e sudore da parte di genitori e figli e per questo non sarebbe giusto tassarla”.

“Spetta a voi – chiede e conclude il comitato civico – nostri amministratori approvare le definizioni delle aliquote assumendo la decisione storica, esemplare e coraggiosa di non far pagare sulla prima casa la maggior parte dei cittadini di San Marcellino, i quali potranno ridurre a zero il dovuto, grazie alla detrazione fissa di 200 euro prevista per legge e a quella aggiuntiva di 500 euro per ogni figlio a carico al di sotto dei ventisei anni”.

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