I socialisti: “Ridurre indennità e abolire gettoni presenza”

di Redazione

 MONDRAGONE. Il Partito Socialista, attraverso il suo segretario Antonio Taglialatela,già assessore comunale, nonché candidato alla carica di sindaco alle ultime amministrative, nell’ambito del progetto “Mondragone Città Possibile” …

…con una nota indirizzata al sindaco e all’assemblea consiliare cittadina, avanza la proposta di far rinunciare al gettone di presenza ai consiglieri comunali per la partecipazione a consigli e commissioni consiliari e riduzione dell’indennità di sindaco e dei nuovi assessori che si prepara a nominare.

“Come risaputo – spiega Taglialatela – i consiglieri comunali hanno diritto a percepire un gettone di presenza per la partecipazione a Consigli e Commissioni. Infatti le indennità di funzione ed i gettoni di presenza per gli amministratori comunali sono disciplinati all’articolo 82 deldecreto legistlativo267 del 18 agosto 2000.

Il gettone di presenza per la partecipazione ad ogni seduta consiliare è fissato in ragione della fascia demografica, daldecreto numero 119 del 4 aprile 2000. Ora, considerato il momento di particolare difficoltà economica ed occupazionale per il nostro Paese, per la nostra Regione e, non ultima, la nostra intera Città di Mondragone, anche piccoli gesti, seppur simbolici, possono contribuire a ridare un senso e una credibilità alla politica come attività di volontariato al servizio della cittadinanza per migliorarne la qualità e le condizioni di vita.

In questa ottica, l’amministrazione entrante può dare un segnale forte”. Infine, il segretario del Partito Socialista propone, oltre alla rinuncia dei gettoni di presenza, la riduzione delle indennità del sindaco e della Giunta, fissandone anche la destinazione di tali importi.

“Con le somme derivanti dai gettoni di presenza e dalla riduzione delle indennità di governo, – dice Taglialatela – l’amministrazione può istituire un capitolo di spesa con l’obiettivo di aiutare le fasce più deboli della Città, creando un mini welfare cittadino che sia in grado, così, anche di agevolare la tassazione a tutte quei disoccupati, precari o vittime di racket ed usura che ogni giorno devono affrontare numerosi sacrifici per far vivere una vita dignitosa alle proprie famiglie”.

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