Allarme casa: centrosinistra chiede fondo di solidarietà

di Redazione

 MADDALONI. Il centrosinistra è preoccupato e lancia l’allarme casa. “Sugli sfratti – si legge in una nota congiunta di Pd, IdV, Sel, Federazione della Sinistra e associazione Civitas – sta scoppiando una bomba sociale.

L’attuale fase recessiva dell’economia ha ulteriormente acuito la questione abitativa. C’è bisogno di un urgente intervento congiunto di istituzione pubbliche da una lato, della politica e del lavoro che faticosamente le parti sociali portano avanti. Quei sindacati di categoria che in questi giorni a Maddaloni sulla questione Iacp e case comunali sono scesi in campo per contestare una gestione discutibile del problema casa, soprattutto per la complicata situazione delle tante famiglie in difficoltà. La risposta alla questione abitativa tarda a venire e i casi di morosità, con l’Equitalia che incalza, creano di fatto una tormentata emergenza. L’effetto paralizzante, determinatosi con le morosità, è senza dubbio la conseguenza di una crisi economica, ma c’è chi si nasconde dietro la protesta degli sfratti, pur avendo la possibilità di pagare”.

Il centrosinistra chiede, a questo punto, che sia istituito un fondo di solidarietà a sostegno delle persone effettivamente in difficoltà ed una ricognizione che permetta di allestire un’anagrafe abitativa.“Insomma, – spiegano – il comune deve dotarsi di uno strumento che verifichi sul campo la regolarità dei pagamenti, con precisi accertamenti. Con una banca dati che mette in rete Comune ed Istituto Autonomo al fine di operare dei riscontri incrociati ed in tempo reale, verrebbe a crearsi un anagrafe, per intervenire sulle situazioni debitorie, sul pagamento e sullo stato patrimoniale degli inquilini”.

“E’ proprio di una sinergia istituzionale che abbiamo bisogno – fanno sapere i partiti e la Civitas – per far emergere la causa della morosità. C’è da tutelare chi risente del momento negativo, ma nessuno sconto va fatto a coloro che non hanno titolo per dire che l’intervento di Equitalia sia ingiusto. Un patto di ferro va bene per scovare chi non ha diritto. Ogni forma di abusivismo non deve più essere tollerata”.

“Remare nella stessa direzione è la parola d’ordine. – aggiungono – E’ il solo modo per difendere il diritto a stare nell’alloggio comunale e di dare avvio ad un nuovo corso relativo agli accertamenti delle morosità. Vanno riscritte le modalità di intervento sulla scorta di moderne procedure identificative indirizzate a scovare i furbi, che nel tempo hanno perso il diritto a stare nell’alloggio popolare o comunale. Una revisione di tutta la materia va fatta. Altrimenti tutti continuano ad essere poveri di convenienza e non si degnano nemmeno di pagare il canone”.

Anagrafe e fondo di solidarietà sono visti come interventi prioritari. Il fondo di solidarietà, in particolare, è una sorta di ammortizzatore sociale per i pensionati, per quelli che non lavorano o che hanno perso il posto di lavoro e che vanno aiutati non solo nell’essere esentati dal pagamento del canone. “L’emergenza abitativa e l’alto numero di sfratti – si legge dal comunicato stampa – colpiscono le categorie vulnerabili. Persone che scivolano verso quell’area grigia al confine con la condizione di povertà, e che sono tremendamente a rischio emarginazione. All’orizzonte non si intravedono interventi strutturali in tale direzione ed il comune deve intervenire con urgenza”.

“La questione della morosità va considerata nella difficoltà di pagare bollette e quant’altro serve per tirare avanti. Il prossimo bilancio – conclude il documento – deve prevedere l’ urgenza di iniziative che mettono insieme casa e bisogno sociale. La situazione sta precipitando e Maddaloni è tra i pochi comuni a non aver attivato un fondo per soddisfare le richieste di aiuto, che provengono dalle case popolari. Attenzione però a chi si camuffa da povero. Vanno esaminate nuove situazioni reddituali e altri indicatori per capire come agire”.

Presto la questione arriverà in Consiglio comunale. Già è pronto l’ordine del giorno al quale hanno lavorato tutti i partiti che formano il cartello della minoranza.

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