Sosta in Via Acerbo: parte una petizione popolare

di Redazione

Via AcerboLUSCIANO. In questi giorni si stanno raccogliendo le firme per una petizione da inoltrare al commissario prefettizio e alla stazione dei carabinieri di Lusciano da parte dei residenti di Via Acerbo, importante arteria che collega con il territorio aversano.

La strada, a doppio senso di circolazione, è oggetto di divieto di sosta lungo la carreggiata sinistra in direzione di Aversa al fine di consentire un flusso di veicoli costante e libero da intralci, sia in fase discendente per chi va verso Aversa che in quella ascendente per chi viene da Aversa, anche perché la zona è altamente abitata e priva, purtroppo, di parcheggi per la sosta delle auto. Tutto ciò, quindi, sembrerebbe ineccepibile tranne per il fatto che lungo la carreggiata destra (direzione Aversa) vi sono delle attività commerciali (officina meccanica, negozio di calzature, macelleria, abbigliamento bambini e merceria), tutte lungo la stessa asse e confinanti tra di loro che, da quando è stata regolamentata la sosta su di un lato della strada occupano, ed è diventato oramai un diritto acquisito, spazi pubblici adibiti a parcheggio auto con cartelli pubblicitari, esposizione di merci o, addirittura, con veri e propri ostacoli posti dinanzi alle proprie attività commerciali.

In tal modo si impedisce il parcheggio per coloro che intendono effettuare brevi soste per raggiungere le attività commerciali poste sul lato sinistro della carreggiata. In pratica, tali esercenti occupano lo spazio pubblico esterno al proprio negozio per pubblicizzare la propria attività, per far parcheggiare i propri clienti o addirittura per svolgere materialmente il proprio mestiere. Tutto ciò, però, comporta un danno notevole alle attività commerciali poste sul lato sinistro della strada (direzione Aversa) dato che i propri clienti non possono parcheggiare a causa del divieto di sosta e hanno difficoltà a raggiungerli per mancanza di parcheggio perché gli altri spazi pubblici sono praticamente monopolizzati ed utilizzati a proprio uso e consumo da questi vandali (addirittura alcune attività utilizzano la strada come deposito).

“La petizione – spiegano i promotori dell’iniziativa – nasce dal desiderio di rispetto delle regole di educazione civica, di viabilità e soprattutto di vivibilità, perché una strada è spazio pubblico di cui tutti i cittadini debbono usufruirne, e non solo coloro che con arroganza o prepotenza pensano di occupare il suolo pubblico come se fosse privato incuranti dei disagi che possono provocare agli altri, e soprattutto ad altre attività commerciali presenti sul territorio”.

“L’appello, dunque, – concludono – è rivolto al commissario prefettizio che in questo momento rappresenta la massima carica istituzionale e ha il carisma e la possibilità di verificare quanto denunciato per trarne le necessarie considerazioni ed attuare tutti gli atti indispensabili per il ripristino della normalità, perché anche queste piccole cose fanno si che un paese sia ordinato e rispettoso delle regole, e quindi sia un paese normale”.

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