Terremoto in Emilia: nove indagati per la morte degli operai

di Redazione

 FERRARA. Primi indagati per il crollo dei capannoni, provocato dal terremoto di domenica mattina in Emilia, che ha causato la morte di quattro operai.

La procura di Ferrara ha iscritto nove persone nel registro degli indagati, ma nelle prossime ore il numero potrebbe ancora salire. Il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. I capannoni, che sarebbero stati costruiti dopo il 2000, non hanno retto al sisma e si sono sbriciolati senza dar scampo ai lavoratori del turno notturno. a procura indaga.

Le persone indagate, secondo quanto si apprende, sono progettisti e tecnici della Ursa di Bondeno, dove domenica mattina è morto un operaio. L’inchiesta è condotta dal procuratore capo facente funzioni, Nicola Proto. Sono attesi ora in procura i fascicoli con gli accertamenti effettuati dagli investigatori anche presso la Tecopress e la Sant’Agostino, dove si sono registrate altre tre vittime. Già nelle prossime ore il numero degli indagati potrebbe quindi aumentare.

Intanto. un’ennesima scossa di terremoto, stimata di magnitudo 3.9 con epicentro a Finale Emilia, è stata avvertita dai residenti del piccolo comune della Bassa modenese. Secondo gli specialisti dell’Ingv, il rilascio di energia sismica è avvenuto a sei km di profondità, sotto il comune di Finale. La scossa ha determinato il distacco di tegole e mattoni dalla Rocca Estense, già profondamente lesionata.

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