Nuovo terremoto in Emilia: strage di lavoratori. Panico nel Nord Italia

di Redazione

 MODENA. Nuove forti scosse hanno seminato il panico martedì mattina in tutto il Nord Italia, dalla Toscana al Friuli, fino al Piemonte, venendo avvertite anche in Austria. La zona più colpita resta l’Emilia, dove si registrano ancora vittime.

VITTIME. Il bilancio, provvisorio, è di 15 vittime, oltre ad alcuni dispersi di cui non si conosce ancora la sorte e un centinaio di feriti assistiti dal 118.Nel crollo della ditta Meta di San Felice sul Panaro, che ha causato tre morti, uno degli operai che hanno perso la vita era Kumar, 27 anni, del Punjab, assieme a un altro operaio marocchino e a un ingegnere italiano che stava eseguendo i controlli di stabilità all’interno della fabbrica metalmeccanica. Altri tre lavoratori sono morti per il crollo della ditta Bbg di Mirandola (Modena) che aveva ripreso l’attività lunedì, dopo lo stop imposto per le verifiche di agibilità in seguito al sisma del 20 maggio. A Medolla si continua a scavare tra le macerie, nel capannone della Haemotronics, dove, a seguito del crollo di stamane, risultano dispersi tre operai, mentre è già stato estratto il cadavere di un altro lavoratore. A Cavezzo, nel crollo del mobilificio Malavasi, è morta una donna. Mentre la diocesi di Modena conferma la morte del parroco di Rovereto sulla Secchia, frazione del comune di Novi di Mantova. Don Ivan Martini, 65 anni, è stato colpito da una grossa pietra pericolante mentre stava verificando i danni delle scosse della mattinata nella chiesa di Santa Caterina..

LA TERRA TREMA ALLE 9. La prima scossa è stata registrata alle ore 9 di lunedì 29 maggio, con magnitudo 5.8. Secondo gli esperti della sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) la scossa “fa parte della sequenza in atto”. L’epicentro è stato localizzato a Mirandola (Modena), ad una profondità compresa fra 5 e 10 chilometri. Sono seguite altre scosse alle 9,07 (magnitudo 4,0), alle 9,11 (3,6), 9,13 (3,6), 9,30 (3,2) e 9,38 (3,1). L’ultima, di nuovo pesante,di 5.6,alle 12.56. All’ordine del sisma, avvenuto sul margine occidentale dell’arco di circa 40 chilometri attivato nel sisma del 20 maggio scorso, potrebbe esserci la rottura di una nuova faglia. Allora le scosse più forti erano avvenute nella zona orientale.

CROLLI. In Emilia, in particolare a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro, si sono registrati nuovi crolli nelle zone già duramente colpite dal sisma del 20 maggio, così come a Reggiolo e Luzzara, nella bassa sul confine con Modena. A Bologna e Reggio Emilia moltissime le persone corse fuori da case e uffici e scese per le vie del centro storico. Evacuate anche le scuole e i dipartimenti universitari dove le lezioni erano da poco iniziate.A Cavezzo, comune in provincia di Modena a pochi chilometri da Medolla, secondo Twitter “tre quarti del paese è crollato” e crolli ci sono stati anche nella zona industriale. Segnalazioni analoghe arrivano da tutto l’hinterland modenese, in particolare da Mirandola. Anche a Cento, nel ferrarese, il sisma ha danneggiato il teatro.

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PAURA AL NORD. A Milano numerosi palazzi del centro, compresa la sede della Regione Lombardia, il “Pirellone”, sono stati fatti evacuare per ragioni di sicurezza poco dopo la scossa. A Firenze e dintorni in molte scuole è scoppiato il panico e si è proceduto ad attivare i piani di evacuazione. Evacuati, a scopo precauzionale, anche alcuni edifici in Trentino, Liguria, Umbria e Marche.

TELEFONI IN TILT. Gli appelli: “Usate internet”. Pochi minuti dopo la scossa di terremoto, in tutta la zona tra Modena e Mantova, i cellulare hanno smesso di funzionare. Problemi di rete, con probabilità sovraccarica. Le celle su Bologna e Modena completamente in tilt.

TRENI. Problemi anche per le ferrovie. La circolazione è stata sospesa su alcune tratte, mentre su altre i treni vanno a velocità ridotta. Le Ferrovie dello Stato hanno diramato una comunicazione in cui parla di problemi sulle linee. Si viaggia con riduzione di velocità a 100 km/h sulle linee AV Bologna – Milano e Bologna – Firenze e sulle linee Bologna – Prato e Bologna – Rimini. Per consentire le verifiche sulla stabilità delle infrastrutture al momento la circolazione è sospesa sulle linee Bologna – Verona, Bologna – Padova, Bologna – Piacenza e Verona – Modena. Non ci sono treni fermi in linea. Chiusa la stazione di Bologna.

CNR: “INATTESA SCOSSA COSI’ FORTE”. “L’ultima scossaè avvenuta nella stessa posizione della precedente. Francamente non era nelle previsioni una scossa così forte”, ha dichiarato il sismologo del Cnr, Alberto Marcellini, ai microfoni di Skytg24. “Bisogna attendersi nuove scosse. – ha aggiunto – Questoè un terremoto che dà origine a molte scosse. E’ abbastanza normale in molte parti del centro Italia”.

POLEMICHE. Ripartono le polemiche che investono le autorità per aver dato l’ok a rientrare in scuole e abitazioni. La segretaria della Cgil, Susanna Camusso, accusa la mancanza di messa in sicurezza. Le nuove vittime del sisma che ha colpito l’Emilia sono lavoratori e “questo mi fa pensare che non si è provveduto alla messa in sicurezza degli stabilimenti prima di far tornare le persone al lavoro”.

MONTI: “LO STATO FARA’ IL POSSIBILE”. Al cordoglio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha fatto seguito una conferenza stampa congiunta tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli: “Lo Stato farà tutto il possibile nei tempi più brevi. I cittadini abbiano fiducia, l’impegno dello Stato è garantito”, ha detto Monti che, dopo il vertice italo-polacco, ha aggiunto: “Domani mattina il Consiglio dei ministri delibererà i provvedimenti necessari”.

ANNULLATA ITALIA-LUSSEMBURGO. A seguito delle continue scosse è stata annullata l’amichevole di calcio Italia-Lussemburgo che si sarebbe dovuta giocare in serata a Parma. Lo ha deciso la Federcalcio d’intesa con il Comune e la Prefettura di Parma. Mentre in Rete si chiede l’annullamento della parata del 2 giugno.

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