Moto, Casey Stoner annuncia il ritiro

di Redazione

Casey Stoner“Mi ritirerò alla fine della stagione; questa non è la moto Gp di cui mi sono innamorato”. L’annuncio di Casey Stoner, durante la conferenza del stampa di Le Mans, ha colto di sorpresa gli appassionati del motociclismo.

Sebbene nel paddock già si mormorasse della volontà dell’australiano di non protrarre per diversi anni la sua carriera sportiva, un ritiro del campione del mondo in carica, a nemmeno 27 anni era poco pronosticabile. Con il numero 1 sulla carena, Casey si avvia comunque a vivere un’ultima stagione da protagonista.

Quest’anno nelle prime tre gare è salito sempre sul podio, un 3° e due 1° posto che lo proiettano in testa alla classifica della moto GP. I suoi esordi, tuttavia, non era stati caratterizzati per la costanza di rendimento. Le prime gare in 125 nel 2001, mentre a 17 anni entra con stabilità nel circus motociclistico dove si fa notare per la sua guida “oltre il limite “e per l’inevitabile propensione ad essere disarcionato dalla moto. Questa caratteristica gli varrà il nomignolo di “Rollling Stoner” (Pietra Rotolante).

E’ comunque condivisa, tra gli esperti, la considerazione che il ragazzo abbia talento ed anche tanto. Nel 2006 inizia il suo apprendistato nella classe regina ,ma è nel 2007 alla Ducati che Stoner compie il definitivo salto di qualità. In sella alla storica moto italiana trova subito il titolo mondiale soffiandolo al mito Valentino Rossi, con il quale rivaleggia anche l’anno successivo anche se, alla fine il pesarese riesce ad avere la meglio.

Le ultime due stagioni con la casa di Borgo Panigale sono caratterizzate da un’infinità di problemi. In particolare, nell’agosto 2009 il canguro viene esentato dal correre tre Gp a seguito di guai fisici. Si parla a tal proposito di problemi determinati dallo stress in assenza di una patologia riscontrabile. La rinascita della fenice australiana avverrà con il suo passaggio ai giapponesi della Honda con cui ritrova il titolo mondiale già al primo tentativo. Schivo e timido fuori dalla pista, Stoner si trasforma in sella ad un bolide. La sua guida tende alla ricerca della massima velocità; sul giro secco, nella pole position sembra di un altro pianeta . Ad ora con il suo modo di governare la moto è stato l’unico che sia riuscito a disciplinare le bizzose Ducati. Ieri, inaspettato, al top della carriera, ecco l’annuncio del ritiro.

Qualunque sia l’esito dell’attuale campionato per l’ultima gara stagionale di Valencia, il 18 novembre Lorenzo, Rossi e gli altri rivali del paddock saranno i primi ad applaudire l’ultimo show di un grande pilota ed avversario. Ragioni particolare che possano spiegare la scelta in realtà non esistono. Forse Casey è davvero stufo di uno sport che è sempre più business ed elettronica, forse davvero non regge le pressioni da favorito, forse il canguro con la nascita della sua Alessandra ragiona da papà apprensivo.

Chi lo conosce davvero sostiene, più semplicemente, che la verità stia in quelle quattro parole dette a Le Mans. Casey in fondo è così, semplice, diretto, lineare di pensiero. Ha sempre guidato per divertirsi e regalare spettacolo ma a 27 anni, dopo 20 anni passati tra i motori, si può anche dire basta ai soldi ed alla fama per innamorarsi di nuovo della vita e cominciare ad inseguire un altro sogno.

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