Juventus, Conte: “Voglio continuare a crescere”

di Redazione

Antonio ConteLa strada dall’inferno al paradiso è lunga, ma Antonio con la sua Juventus è riuscito in un solo anno a scalare l’impossibile e a salire sul tetto d’Italia senza essere il favorito.

L’ex allenatore dell’Arezzo ci tiene però a precisare: “Voglio continuare a crescere, a stupire me stesso e gli altri. LaJuventusnon è un punto di arrivo. Tutto per me è un punto di partenza”. Insomma nessuno si monta la testa, il messaggio è chiaro. Tuffo nel passato: “Non ho mai pensato di essere un grandissimo giocatore – dice Conte – mentre ho sempre saputo che sarei diventato un allenatore. Già daLeccequando giocavo nella primavera e allenavo la squadra di mio fratello. Era una vocazione. Sono portato a dare un indirizzo. Un metodo. Indicare una strada. Prendere le decisioni”.

Trapattoni uomo fondamentale per la formazione del tecnico Juventino: “E’ stato un padre. Ha capito le mie difficoltà. Restava dopo gli allenamenti per migliorarmi nella tecnica”. Sulle accuse derivanti dal calcioscommesse: “Cattiverie gratuite. Io voglio che i miei giocatori diano il massimo. In un gioco pilotato questo non sarebbe avvenuto. Anche aSiena. Abbiamo avuto un’annata trionfale chiudendo con cinque giornate in anticipo. Nulla può inficiare il bellissimo rapporto che ho avuto con i giocatori e con Siena città. Non devo difendermi. Sono tranquillo ed è giusto che chi sta indagando faccia le proprie indagini”.

Finale sulle tante cattiverie che sono state raccontate sul suo conto come ad esempio il fatto che fosse finito su una sedia a rotelle: “C’è cattiveria. Io sono stato capitano della Juventus. In più, sette anni fa, ci fu lo scandalo del doping. Ne dissero tante su Vialli, Torricelli. Non era un attacco personale. Ma, come al solito, alla squadra. L’anno di pausa, quando ho smesso, è stato il periodo più brutto della mia vita”.

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