XVII Sagra del Vino Asprinio, soddisfatto il presidente Villano

di Redazione

 CESA. A margine della XVII edizione della Sagra del vino Asprinio, il presidente della Pro Loco dottor Cesario Villano ha diffuso una nota stampa con le sue considerazioni in merito alla manifestazione.

“Spero in un futuro in cui le persone abbiano la capacità di commuoversi rivedendo il loro antico attrezzo di lavoro contadino come ha fatto il signor Mangiacapra (Prò-Prò) che, nonostante gli impedimenti dovuti agli acciacchi dell’età avanzata, ha voluto con caparbia volontà mostrare ai ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado come si maciullava la canapa per estrarne il filo ed i cannapuli. I lavori come questo, che utilizzano soprattutto la forza fisica danno l’immagine vera del sacrificio che i contadini sopportavano per condurre avanti la giornata; spesso avevano bisogno di un buon bicchiere di vino accompagnato da un pezzo di pane e lardo per ricavarne l’energia necessaria.

Non voglio parlare del successo della festa di primavera né dell’impegno profuso. I miei vivi ringraziamenti, colmi di affetto e riconoscenza, vanno a tutti quelli che si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento. La festa è iniziata con il convegno organizzato dal dott. Umberto Guarino che si è distinto per la precisione dei dati riguardanti la produzione del vino asprinio e per l’alta qualità e competenza degli ospiti intervenuti. Si è svolta, poi, la degustazione del vino con la partecipazione di circa 20 produttori locali che, al di là della classifica che comunque prevedeva un vincitore, si sono tutti distinti per l’ottima qualità del vino di alberata. L’allestimento, poi, del “Borgo Antico” ha richiesto un grande dispiego di uomini e mezzi per la valorizzazione di quella caratteristica parte del nostro paese (‘a ret all’’uort!) con cortili comunicanti, e la rievocazione di scene di vita campestre o artigianale (‘u maciuliator, ‘u vrdummar, ‘u scarpar, ‘a sartulella, ‘a ricamatrice, ‘a capera, ‘a lavannar). Far rivivere questi antichi mestieri, che hanno fatto commuovere le persone adulte ed entusiasmare i ragazzi, ha richiamato l’immagine del vero uomo cesano, virtuoso, intelligente, laborioso ed attento. La nostra speranza è che queste qualità semplici ma fondamentali diventino patrimonio dei nostri ragazzi e, quindi, del nostro futuro.

Gli “eroi” di questa “favola” così sapientemente ricostruita, sono stati indubbiamente i bambini della scuola primaria ed i ragazzi della scuola secondaria di primo grado, veri protagonisti di tutte le attività svolte al borgo. Mi riferisco non solo a quelli che insieme alle maestre ed ai professori hanno allestito le scene, coadiuvati dalla compagnia teatrale L’AR.TE.S., ma anche a tutti quelli che ordinatamente hanno visitato il borgo prestando attenzione ad ogni minimo dettaglio e divertendosi alle esilaranti scenette che animavano la mattinata. La festa è continuata nel pomeriggio e nella serata quando sono stati allestiti la “Taverna” e l’”Osteria” tipicamente rappresentative della vita del “Borgo”. La serata è stata animata dallo stesso gruppo teatrale e da un duo canoro e musicale che ha coinvolto entusiasticamente tutti i partecipanti. Un vivo ringraziamento va a Rino Oliva che ha portato bene a termine il non facile compito di coordinatore e responsabile della serata. Tutti gli abitanti del “Borgo Antico” hanno partecipato attivamente alla buona riuscita della festa, aprendo le loro case e mettendosi a disposizione per ogni necessità. Li ringrazio sia come presidente della Pro-Loco sia come loro concittadino, perché tutti hanno evidenziato qualità non comuni di cordialità, altruismo, amicizia, spontaneità, dando ai molti visitatori intervenuti un’immagine di Cesa bella e gratificante. Quindi l’idea originale e innovativa del prof. Alfredo Oliva , direttore artistico e regista della realizzazione degli antichi mestieri contadini e artigianali del borgo campestre, è stata veramente geniale e ha fatto pienamente centro.

Domenica mattina l’appuntamento alle “grotte aperte” non ha certamente deluso i visitatori che, numerosi, uscivano dalle grotte soddisfatti e divertiti. La visita è stata arricchita, nella grotta Romano, dalle delucidazioni competenti e pertinenti del dott. Guarino e dell’avv. Anna Mele accompagnate dalla maestria del sig. Franco Ferraro che si è cimentato nel portare lo scalillo, con grande meraviglia e gioia dei presenti. La grotta “Guida”, invece, ha visto la bella accoglienza del professore Alfredo Oliva che illustrava il mestiere del bottaro e le delucidazioni dell’architetto Michele Autiero sulla struttura della stessa grotta con le belle tavole da lui stesso realizzate. Tutti si sono complimentati con il team organizzativo chiedendo di ripetere l’esperienza quanto prima. Questa festa è stata la valorizzazione dei luoghi, dei mestieri e della gente.

La collaborazione di alcune persone è stata encomiabile. Ringrazio, per questo, il sig. Guarino Pasquale che ha messo a disposizione i mezzi senza i quali mai si sarebbe potuto realizzare una simile festa. Ringrazio, inoltre il sig. Mangiacapra Beniamino che, in modo spontaneo e gratuito si è messo a disposizione per l’allestimento della grotte e del borgo insieme a Mangiacapre Cesario, De Angelis Cesario, Bencivenga Egidio, Sagliocco Nicola. Un caloroso ringraziamento va anche alle coordinatrici dello stand gastronomico delle grotte, Linda Coniglio, Rosetta e Cecilia Bortone, Maria Guarino, Ilaria Bencivenga, coadiuvati da Antonio Borzacchiello e dalle signore Romano. Ringrazio Gianluca Angelino per la realizzazione del manifesto che preannunciava i tempi delle manifestazioni e già ci proiettava nei luoghi della festa. Una delle punte di diamante della Festa di Primavera è stato il concorso dei balconi fioriti diretto da Luigi (Nik) Angelino. La commissione formata dallo stesso Nik, da Enzo Talento (che ha offerto un bonsai ai vincitori), dall’avv. Anna Mele, è riuscita, non senza difficoltà, ma con estrema imparzialità nella difficile scelta dei vincitori, viste le bellezze che i nostri compaesani sono riusciti a realizzare. Importante e molto partecipato è stato, infine, la gara dello scalillo che ha visto cimentarsi giovani e meno giovani, alcuni dei quali, se pure impediti da problemi fisici, hanno voluto partecipare con entusiasmo e passione.

E’ stata una bella dimostrazione di volontà decisa, condita da sana competizione, rispetto ed allegria. L’ordine, in tutti i momenti della festa, al borgo ed alle grotte è stato assicurata dall’ottima collaborazione del corpo della polizia municipale diretto dal comandante Alfonso Errico, che ringrazio vivamente per la disponibilità, la dedizione e la professionalità. La speranza è che il lavoro di quanti, con grande sforzo sia fisico che psicologico, hanno collaborato durante tutte le attività di preparazione e di realizzazione della festa, sia servito e serva a dare a tutte le persone del nostro paese, il vero senso della gioia del vivere insieme nel segno dell’amicizia e dell’altruismo, nella serena consapevolezza che chi si dedica con tutta l’anima alla buona riuscita degli eventi lo fa sicuramente senza nessun tornaconto personale, ma solo per valorizzare gli aspetti positivi del nostro amato paese”.

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